Da progetto a realtà
Apre le porte la casa
dell’arte giapponese

Doppia giornata di celebrazioni ed eventi oggi e domani al centro diurno della Fondazione Gaspare Monauni in via Madre Teresa di Calcutta a Coccaglio per l’inaugurazione del «Museo d’arte orientale Collezione Mazzocchi», la più importante privata di arte giapponese in Italia dopo quella di Genova.

Nella nuovissima struttura museale la Fondazione Pompeo e Cesare Mazzocchi presieduta da Alberto Facchetti con il know-how e la stretta collaborazione del Museo Diocesano di Brescia vi ha collocato le prime 200 opere delle 500 che compongono il patrimonio d’arte nipponica (soprattutto sette-ottocentesca) donato dalla famiglia Mazzocchi nel 1961: armi (spade, una addirittura cinquecentesca e una seicentesca, alabarde, armature, archi con frecce, pistole), ma anche avori, bronzi (vasi, braccialetti, specchi, brucia-incenso e statuette), legni (ventagli, mobili, scatole, statuette, ricostruzioni di case e palazzi), ceramiche (tazze da the, statuette, brucia-incenso), pitture (dipinti su seta e carta di riso) e stampe.

Alle 16 è in programma la messa, alle 16.45 la proiezione di un interessante documentario sulla storia della famiglia Mazzocchi a cui seguirà un’esibizione di arti marziali e il taglio del nastro, a cui oltre al presidente Facchetti saranno tra l’altro presenti il sindaco Franco Claretti, il sindaco di Torbole Casaglia Roberta Sisti, il presidente del Museo Diocesano Eugenio Massetti, il direttore del Museo Diocesano Giuseppe Fusari, il direttore del nuovo museo coccagliese Paolo Linetti e l’attrice e testimonial Emanuela Panatta, è previsto per le 17.30 con l’esecuzione dell’inno italiano e dell’inno giapponese da parte della banda di Coccaglio.

Si replica anche domani per l’intera giornata con l’apertura degli stand e i saluti istituzionali alle 15, a cui seguirà la proiezione della mostra «Cartoline giapponesi» a cura di Alessia Ravelli. Chiuderà le celebrazioni alle 17.30 un concerto lirico.P.TED.

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