Da storico lavatoio a canoa club La seconda vita della «Rosta»

di Giancarlo Chiari
Il rendering dell’opera una volta realizzata. Sullo sfondo del disegno l’attuale configurazione dello spazio in riva al fiume OglioYoko Plebani, atleta paralimpica, veste i colori del Kccp
Il rendering dell’opera una volta realizzata. Sullo sfondo del disegno l’attuale configurazione dello spazio in riva al fiume OglioYoko Plebani, atleta paralimpica, veste i colori del Kccp
Il rendering dell’opera una volta realizzata. Sullo sfondo del disegno l’attuale configurazione dello spazio in riva al fiume OglioYoko Plebani, atleta paralimpica, veste i colori del Kccp
Il rendering dell’opera una volta realizzata. Sullo sfondo del disegno l’attuale configurazione dello spazio in riva al fiume OglioYoko Plebani, atleta paralimpica, veste i colori del Kccp

Presentato a gennaio a Brescia da Veronica Yoko Plebani, il progetto «Water Circles», è partito in questi giorni. Redatto dell’architetto palazzolese Fabrizio Viola, il progetto cambierà la «Rosta» storico lavatoio sulla destra dell’Oglio nel nuovo bacino e sede del Kccp. Nato nel 1971 nella Polisportiva, il Kccp è diventato il più medagliato club canoistico bresciano. La partecipazione a due paralimpiadi di Veronica Yoko Plebani, la conquista di titoli italiani, europei e mondiali, sono stati le premesse del progetto di Viola (500mila euro) finanziato da Comune (300mila euro), Fondazione Cariplo (100mila) e donazioni raccolte grazie alla Plebani. IL CANTIERE che trasformerà entro la primavera 2019 l’area in una struttura d’avanguardia per la canoa, è iniziato con il trasloco del club presieduto da Renato Teroni. Canoe e ufficio hanno sgomberata la vecchia sede traslocando nel fabbricato comunale che sarà riqualificato su progetto di Viola per consentire l’avvio dei lavori. Il Kccp festeggerà il via domani con la 34 discesa dell’Oglio in canoa: si partirà alle 10 da Sarnico per arrivare alle 13 alla «Rosta» per la tradizionale grigliata in compagnia. Madrina dell’opera Yoko Plebani, la miglior promotrice dell’impianto aperto ai diversamente abili. In futuro Kccp eliminerà ogni barriera architettonica, dispone di nuove strutture, di una palestra, della nuova sede. Il progettista, l’architetto palazzolese Fabrizio Viola, ha spiegato di essersi ispirato «a una goccia che cade nell’acqua generando un dolce effetto per cui il cerchio si propaga lentamente come un anello quasi a unire tutto lo spazio circostante, un’onda mai immota che si adatta dolcemente a ciò che incontra, come un progetto architettonico, che può, o dovrebbe, generare un’onda positiva con valenza sociale e culturale, generandosi nel punto di costruzione e in crescendo, giungere a tutti coloro vogliano goderne». •

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