Dall’allarme polmonite all’emergenza baccalà

Epidemia di polmonite nel Bresciano, 256 malati, due morti sospette, cause sconosciute, acqua sotto il microscopio in tutta la Bassa, la doccia si fa a proprio rischio e pericolo, la magistratura indaga, c’è gente che ha paura. In un momento di tale gravità, è chiaro che le autorità sanitarie devono assolutamente intervenire, fare qualcosa. Ma cosa? Mandare sei ispettori a misurare la temperatura dei casoncelli e del baccalà a «Erbusco in tavola», edizione numero 13 del galà della gastronomia fondato dalla buonanima di Gualtiero Marchesi, in Franciacorta, ad almeno 40 chilometri dai focolai dell’epidemia di polmonite. Tre ore di puntigliosi controlli su piatti, pentole, ingredienti, mentre duemila persone erano in coda per mangiare. Giù multe: multa al casoncello troppo caldo, multa al baccalà troppo freddo, multa per il menù scritto a mano (orrore!). E non si dica più che le autorità sanitarie non fanno niente.

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