Dalla chiesa di Passirano
scatta l’allarme degrado
Il tempo presenta il conto

La parrocchiale di Passirano: i danni del tempo chiedono interventi
La parrocchiale di Passirano: i danni del tempo chiedono interventi
La parrocchiale di Passirano: i danni del tempo chiedono interventi
La parrocchiale di Passirano: i danni del tempo chiedono interventi

A Passirano gli agenti atmosferici e il tempo pian piano hanno creato danni e alterazioni cromatiche alla bella chiesa parrocchiale di San Zenone. Appare quindi necessario pensare ad interventi volti alla conservazione del patrimonio artistico del luogo di culto, eretto tra il 1877 e il 1882.

Spiegano dalla parrocchia: «Hanno subito dei danni gli intonaci con decorazioni a calce, le cornici in finto stucco dorato, le specchiature di decorazioni a calce monocrome, i modellati di intonaco con doratura delle cornici e dei capitelli, gli affreschi, le finiture a marmorino policrome e la statuaria».

IL BOLLETTINO «di guerra» continua: «Infiltrazioni di acqua piovana dal tetto hanno provocato fenomeni di cristallizzazione in superficie, cadute, distacchi e fenomeni di polverizzazione della materia pittorica e dell’intonaco. La superficie architettonica interna si presenta annerita a causa del materiale di deposito incoerente e parzialmente aderente. In corrispondenza dei modellati sono presenti cadute localizzate dei livelli di intonaco» E ancora: «Sui cornicioni, sui capitelli e in generale nelle parti modellate si sono verificati piccoli danni e cadute di intonaco e coloriture, dorature e finto marmo».

LA GRAVITÀ dei danni non è apparentemente estrema, ma la mancanza di cure favorirebbe la rapida progressione di alcune forme di degrado. E così la Parrocchia sta pianificando il piano d’intervento.

I concetti sono chiari: «Sono attualmente in corso indagini conoscitive - spiega la parrocchia - per definire un progetto conservativo delle superfici architettoniche interne e si sta lavorando affinché l’occasione di un nuovo restauro sia anche l’avvio di un metodo e di una pratica basati sulla conservazione programmata. Un progetto conservativo, oggi, dovrebbe riuscire a creare, con le moderne tecnologie, un sistema informativo attraverso il quale la conoscenza sempre provvisoria dei manufatti, dopo l’intervento di restauro, possa essere sempre disponibile, integrabile e implementabile». F.SCO.

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