Dalla Chiesa Valdese un sostegno a Daphne

La «governance» di Daphne
La «governance» di Daphne
La «governance» di Daphne
La «governance» di Daphne

Giuseppe Zani La Chiesa Valdese con una mano riceve e con l’altra dà. Un circolo virtuoso che sostiene numerose attività a fin di bene ed è alimentato delle donazioni dell’8 per mille. Ne ha beneficiato anche l’associazione Rete di Daphne di Iseo: quest’anno il suo impegno contro la violenza alle donne è stato premiato dalla sede romana della Chiesa Valdese con un finanziamento di 15 mila euro. Tanto ossigeno per le casse di un sodalizio che non solo organizza dibattiti di prevenzione e formazione nei comuni del Sebino, dalla Franciacorta e dell’Ovest Bresciano, ma soprattutto è in prima linea nel fronteggiare situazioni di vera emergenza. «Agli sportelli di ascolto che abbiamo attivato, a Iseo, Chiari e Palazzolo sull’Oglio, si sono rivolte 30 donne - racconta Maria Carla Del Bono, presidente dell’associazione iseana -. La spesa maggiore, tuttavia, 12 mila euro, l’abbiamo sostenuta per gestire la Casa di Dorothy, dove abbiamo ospitato in periodi diversi 7 mamme con minori. Oltre a pagare le utenze della casa, ci facciamo carico dei costi per consulenze psicologiche, viveri, vestiti, trasporti, servizio taxi, avvocati, trasferte in tribunale e prestazioni sanitarie». Per ogni donna si elabora un progetto di accoglienza e protezione, se ne valuta il grado di possibile autonomia e se ne tenta il reinserimento per tappe nel modo del lavoro e della vita associata. «Adesso abbiamo a casa Dorothy una donna con quattro figli, dai 17 agli 8 anni, tutti studenti bravi, diligenti ed educati, inviatici da un Comune del circondario - continua Maria Carla Del Bono -. Avevano con sé null’altro che i vestiti che indossavano e i libri del giorno. Abbiamo provveduto a ogni loro necessità, compreso l’acquisto di altri libri, poiché i ragazzi erano stati prelevati a scuola dalle assistenti sociali e accompagnati da noi con l’ausilio della polizia locale e di un carabiniere in borghese. Abbiamo incontrato pure i loro dirigenti scolastici per studiare insieme un programma che consenta ai quattro minori di rientrare a scuola, preparati, dopo le vacanze natalizie. Il grande desiderio dei ragazzi è di tornare nelle rispettive classi». Coi soldi della Chiesa Valdese la Rete di Daphne ha inoltre organizzato, a cura di Lara Fontana e Paola Madesani, psicologhe volontarie dell’associazione, incontri di formazione sulla violenza di genere e domestica con gli adolescenti di Monticelli Brusati e con gli insegnanti dell’Istituto comprensivo di Chiari. Sempre a Chiari, grazie alla tessitura di relazioni favorita da Lucia Baresi, assessore alle Politiche sociali, le due psicologhe citate si sono confrontate sugli stessi temi con gli studenti delle classi seconde, terze a quarte del Centro di formazione professionale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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