Demolito il cantiere Rio
Nasce il parco del Sebino

di Giancarlo Chiari
Gli ex cantieri Rio, in una magnifica posizione sulla riva del SebinoGli stabili in demolizione: in primo piano l’ex operaio Natalino Bellini
Gli ex cantieri Rio, in una magnifica posizione sulla riva del SebinoGli stabili in demolizione: in primo piano l’ex operaio Natalino Bellini
Gli ex cantieri Rio, in una magnifica posizione sulla riva del SebinoGli stabili in demolizione: in primo piano l’ex operaio Natalino Bellini
Gli ex cantieri Rio, in una magnifica posizione sulla riva del SebinoGli stabili in demolizione: in primo piano l’ex operaio Natalino Bellini

È iniziata e dovrà essere ultimata entro il 4 settembre la demolizione della ex Rio, cantiere nautico sulla sponda del lago a Paratico, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, dal bosco dei taxodi e del ponte con Sarnico.

LA STORICA AZIENDA, fondata a Chiuduno dalla famiglia Scarani, arrivò nel 1961 nell’area di fianco al bosco del taxodi: l’ultimo capannone in metallo è a cinque metri dal filare di alberi. Ora al suo posto saranno realizzate nuove residenze e una vasta, magnifica area diventerà parco pubblico con vista lago.

A raccontarne la storia, il suo stretto legame con la comunità locale, è un ex dipendente: «L’azienda dove ho lavorato quarant’anni - racconta Natalino Bellini 73enne del paese - iniziando da operaio per concludere da rappresentante, è tornata nella Bergamasca, per l’impossibilità di espandersi tra lago e ferrovia. È stata una fabbrica fondamentale per il paese, arrivando a dare lavoro negli anni 70 a oltre trecento persone. Mi auguro che il recupero dell’area porterà nuovo lavoro».

I lavori di demolizione e bonifica, 158mila euro, affidati alla Franciacorta Scavi, sono iniziati a metà mese e hanno ripulito tutta l’area antistante i vecchi fabbricati.

L’immobiliare che ha rilevato i 60mila metri, ha ceduto al Comune i 26mila metri del bosco dei taxodi con le pertinenze, mentre le residenze da realizzare saranno sul mercato dal 2017.

Il parcheggio per le settimane di giugno del ponte di Christo, ricavato demolendo la ex portineria, offrirà una visione unica, con bosco, lago, pista ciclabile, ferrovia e i nidi degli aironi.

Il sindaco Carlo Tengattini ha spiegato: «Per il nostro gruppo, che si era battuto nel 1999 contro i 50mila metri cubi autorizzati dall’amministrazione Cadei, l’intervento dell’immobiliare Taxodi, che finirà nel 2017, darà a Paratico un’area verde pubblica con tutte le aree a lago. Il nostro progetto, di creare posti lavoro con un turismo di qualità partito nel 1999, sta diventando realtà. La variante al Ppi chiesta dall’immobiliare, che ha ceduto 26mila metri al Comune, è stata approvata nel 2014 dall’amministrazione Venturi, ha ridotto la volumetria dai 37mila metri concessi nel 2006 a 26mila. Il ponte di Christo arriva a proposito per far conoscere questa parte del paese».

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