Depuratore dell’Oglio, corsa contro il tempo

di Giancarlo Chiari
L’ampliamento del depuratore di Paratico ha un budget di 8 milioni
L’ampliamento del depuratore di Paratico ha un budget di 8 milioni
L’ampliamento del depuratore di Paratico ha un budget di 8 milioni
L’ampliamento del depuratore di Paratico ha un budget di 8 milioni

Lasciatosi alle spalle gli sversamenti nell’Oglio, provocati a giugno dalle «bombe d’acqua», il cantiere del depuratore di Paratico ha beneficiato della siccità che ha ridotto gli sversamenti favorendo i lavori. L’unico problema è emerso a ottobre con gli scavi che li hanno rallentati.

L’entrata in servizio a pieno regime dell’impianto di proprietà Tas, (Tutela Ambiente Sebino), gestito da Acque Bresciane, subentrata ad Aob2 e risolti problemi di procedura e finanziamento, slitterà anche se di poco.

DOPO L’APPALTO, per un investimento di 8 milioni di euro garantito da Tas, i lavori sono partiti demolendo gasometro e digestore, ma spianando l’area ovest sono emersi problemi di consistenza, che accresceranno i tempi per il collaudo, la piena operatività e forse anche i costi.

Dopo la visita del 5 ottobre chiesta da Legambiente, Acque Bresciane (subentrata ad Aob2) ha comunque dichiarato: «Il cantiere del depuratore di Paratico procede regolarmente su più fronti. Allo stato attuale si conferma il completamento dei lavori entro il 2018 mentre le nuove linee entreranno in funzione in fasi successive. Il miglioramento della depurazione avverrà già nei prossimi mesi, senza attendere il termine dei lavori».

«NEL CORSO degli scavi - aggiunge tuttavia la stessa nota - è emersa la necessità di consolidare terreni di fondazione con particolari problematicità, con interventi non previsti. I sopralluoghi con l’Amministrazione di Paratico e le associazioni ambientaliste, hanno verificato avanzamento e qualità dei lavori».

L’intervento ammoderna le tre linee esistenti, aggiungendone altre tre, e servirà 25 Comuni per un bacino di 90 mila abitanti, oltre a una settima per far fronte alle esigenze di 130 mila abitanti.

L’ASSESSORE Francesco Pianegonda ha visitato il cantiere con l’ingegner Olivieri di Acque bresciane, insieme a Franco Gangemi, Silvio Parzanini, Gianluigi Lazzari, Luciano Scalvini di Legambiente Basso Sebino e Franciacorta. E ora riferisce: «Il problema nella zona delle nuove vasche, emerso con gli scavi, è stato risolto sostituendo circa 2,5 metri con ghiaione e geotessuto, anticipando i lavori alla vasca 4bis e demolendo altri manufatti».

La società assicura il rispetto dei tempi per riqualificare l’impianto. «I responsabili della società - ha concluso infatti l’assessore - hanno garantito la consegna dei lavori per la fine del 2018».

Il sindaco Carlo Tengattini ha affermato: «Dopo tanta attesa il ritardo non mi sembra grave: il Comune si attende che con il ribasso d’asta si realizzino opere di mitigazione, siamo nel parco dell’Oglio e, coinvolgendo il Parco, si sistemino i sentieri a monte, e alcuni canali privati che per anni hanno subito i disagi».

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