Duemila fiaccole per «riscaldare» il cuore

La lunga scia di fiaccole partita dalla comunità Shalom di Palazzolo
La lunga scia di fiaccole partita dalla comunità Shalom di Palazzolo
La lunga scia di fiaccole partita dalla comunità Shalom di Palazzolo
La lunga scia di fiaccole partita dalla comunità Shalom di Palazzolo

Migliaia di torce accese per illuminare la preghiera alla Madonna e il cammino verso la libertà dalla tossicodipendenza.

La fiaccolata mariana promossa ieri pomeriggio dalla comunità Shalom di Palazzolo è stata anche stavolta fonte di riflessione, raccoglimento ed emozioni. Il corteo si è aperto con la benedizione di Padre Diego della Gassa, responsabile del romitaggio di Gerusalemme e di suor Rosalina Ravasio fondatrice della struttura di recupero che per l’intera giornata è rimasta aperta al pubblico. Moltissime le famiglie che fra una tazza di te e un pasticcino hanno voluto ascoltare le testimonianze di alcune delle 400 persone che in Shalom hanno trovato in questi anni una mano tesa, una parola di speranza, una «luminosa» via d’uscita dall’oscuro tunnel della droga e di altre dipendenze. Sollecitato dalle domande dei presenti, Padre Diego ha espresso i suoi timori per quanto sta succedendo in Medio Oriente, dove il romitaggio gemellato con la Shalom, è un esempio di convivenza interreligiosa non solo per i pellegrini.

Alla fiaccolata aperta da un carro agricolo trainato da un cavallo e da tutti i bimbi che vivono nella comunità, hanno partecipato oltre 2 mila persone.

La processione «luminosa» scandita da canti, preghiere e invocazioni alla Madonna protettrice di Shalom ha raggiunto il palatenda dove il vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovani d’Ercole, con un nutrito gruppo di sacerdoti bresciani e bergamaschi, ha concelebrato la messa iniziata. G.C.C.

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