Fiamme in cascina
Salvi per miracolo
più di cento bovini

di Massimiliano Magli
I vigili del fuoco sul posto: le operazioni di spegnimento sono iniziate verso mezzanotte e si sono concluse attorno alle 14 del giorno dopoIn cenere 250 balle di fieno e una copertura in amianto: salvi per miracolo più di cento capi di bestiame
I vigili del fuoco sul posto: le operazioni di spegnimento sono iniziate verso mezzanotte e si sono concluse attorno alle 14 del giorno dopoIn cenere 250 balle di fieno e una copertura in amianto: salvi per miracolo più di cento capi di bestiame
I vigili del fuoco sul posto: le operazioni di spegnimento sono iniziate verso mezzanotte e si sono concluse attorno alle 14 del giorno dopoIn cenere 250 balle di fieno e una copertura in amianto: salvi per miracolo più di cento capi di bestiame
I vigili del fuoco sul posto: le operazioni di spegnimento sono iniziate verso mezzanotte e si sono concluse attorno alle 14 del giorno dopoIn cenere 250 balle di fieno e una copertura in amianto: salvi per miracolo più di cento capi di bestiame

Pauroso incendio a Chiari la scorsa notte, con un intero allevamento che ha rischiato di finire in cenere. Le fiamme si sono sviluppate all’interno di un’azienda zootecnica di via Fame, di proprietà della famiglia Vezzoli, con oltre 100 bovini nelle stalle.

L’ALLARME poco dopo mezzanotte. Siamo a nord di Chiari, al confine con Cologne e Palazzolo. In pochi attimi il rogo ha cominciato a divorare un’intera ala di cascina, avvicinandosi paurosamente alla mandria, che in quel momento era fortunatamente all’aperto. Le fiamme sarebbero partite, forse per autocombustione, da uno stabile interamente destinato al ricovero di balle di erba medica seccata. Il caldo intenso avrebbe fatto salire la temperatura della paglia al punto da far innescare il rogo. Un rogo pauroso visto che sono andate in fumo 250 balle di fieno, ognuna da sei quintali.

Le fiamme si sono rapidamente diffuse a tutto l’edificio, divorandone la copertura in tavole di amianto. Da qui è arrivato l’allarme per la salute dei residenti, visto che grosse quantità del pericoloso fibrocemento sono andate in fumo.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i distaccamenti di Chiari, Palazzolo e Brescia, che si sono alternati in due turni di lavoro durissimo, tanto che alle 14 di ieri i pompieri erano ancora sul posto a spegnere le fiamme o a raffreddare l’enorme massa di materiale bruciato ancora caldissima.

A LANCIARE prontamente l’allarme è stato un coltivatore della zona, che a quell’ora era in campagna a irrigare il proprio podere. Senza questa tempestiva segnalazione ai vigili del fuoco, probabilmente le fiamme avrebbero avuto il tempo di propagarsi ancora a lungo finendo per intaccare anche il capannone a fianco, dove è peraltro presente una cisterna di gasolio.

VIGILI DEL FUOCO e proprietari hanno provveduto a spostare il bestiame il più lontano possibile dalla zona del rogo, anche per evitare intossicazioni degli animali, allevati sia per la carne che per la produzione di latte.

La fitta coltre di fumo ha costretto i pompieri a lavorare con maschere e respiratori per tutta la durata dell’operazione. Sul posto è intervenuto anche l’Airpol, l’aereo in forza alla Polizia Locale che per diversi minuti ha sorvolato e fotografato l’allevamento al fine di contribuire a definire le cause del rogo e accertare anche l’estensione della copertura in amianto andata bruciata. Nelle prossime ore anche Asl e Arpa dovrebbero intervenire per accertare la presenza di eventuali rischi per la salute pubblica.

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