Fratelli presunti pusher divisi da una sentenza

Una condanna e un'assoluzione. Diversa sorte per i fratelli marocchini di 42 e 29 anni residenti a Rovato e arrestati all’inizio di settembre dai carabinieri di Chiari con l’accusa di essere due spacciatori. Davanti al giudice del tribunale, il fratello maggiore ha patteggiato una pena di quattro anni e sei mesi di reclusione, assumendosi tutte le responsabilità e scagionando di conseguenza il minore tornato in libertà. A incastrarli era stato il blitz dei militari, soprattutto il fiuto di «Grom» il labrador del Nucleo Cinofili di Orio al Serio che nella loro abitazione aveva trovato la droga nascosta sotto le tegole del tetto, spazio a cui si accedeva attraverso uno stretto abbaino. In tutto 106 grammi di cocaina e 900 di hashish. Nella mansarda era stata creata una postazione di fortuna ricavata con dei barili di vernici sui quali veniva tagliato lo stupefacente. Nella camera da letto dei due fratelli i carabinieri avevano trovati oltre 27 mila euro, di cui i due non avevano saputo spiegare la provenienza. Soldi e stupefacenti erano stati posti sotto sequestro mentre i due fratelli, uno dei quali con precedenti, erano stati arrestati. Davanti al giudice l'incensurato ieri si è assunto la responsabilità dello spaccio facendo così assolvere il fratello. P.BUI.

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