Goletta, otto
«bandiere nere»
per il Sebino

di Giuseppe Zani
Per la Goletta dei laghi ci sono otto punti critici su Sebino e Torbiere
Per la Goletta dei laghi ci sono otto punti critici su Sebino e Torbiere
Per la Goletta dei laghi ci sono otto punti critici su Sebino e Torbiere
Per la Goletta dei laghi ci sono otto punti critici su Sebino e Torbiere

Stessi punti di prelievo, verdetto sostanzialmente invariato rispetto agli anni precedenti sul lago d’Iseo: su sette località monitorate, tre sono risultate inquinate, quattro fortemente inquinate.

Quest’anno, per la prima volta, «Goletta dei laghi» di Legambiente ha effettuato due campionamenti nella riserva orientata delle Torbiere sebine, in quel di Provaglio d’Iseo: pollice verso anche per questi.

Ovvio però che non si determina lo stato di salute di un lago tramite soli 7 prelievi, per di più compiuti alla foce di torrenti o allo sbocco di sfioratori e scarichi.

È la stessa Legambiente a precisare di non voler assegnare patenti di balneabilità, né tanto meno stilare la cartella clinica dell’intero bacino lacustre.

LO SCOPO, hanno puntualizzato Massimo Rota e Dario Balotta, presidenti dei circoli dell’Alto e del Basso Sebino di Legambiente, presentando ieri a Castro i risultati della campagna iniziata lunedì, «è di restituire comunque un’istantanea utile a individuare i problemi e a ragionare sulle soluzioni».

Inediti i prelievi in torbiera, una novità che non ha dato riscontri positivi: «La presenza così elevata di escherichia coli in località Funtanì e all’uscita dello sfioratore che scende di fianco al monastero di San Pietro in Lamosa, a Provaglio, è un indicatore preciso di contaminazione delle torbiere - ha detto Dario Balotta-. In uno spirito di collaborazione con la riserva stessa, segnaliamo l’urgenza di intraprendere azioni risolutive».

SUL LAGO sono state dichiarate «inquinate» le foci dei torrenti Calchere a Sulzano, Bagnadore a Marone e Borlezza a Castro, dove gli enterococchi intestinali sono risultati essere più di 500 unità formanti colonie per 100 millilitri e/o gli escherichia coli più di 1000 unità formanti colonie per 100 millilitri.

Valori doppi sono stati riscontrati nello sfioratore comunale che si butta nel canale industriale, in località Arsena, a Pisogne, all’uscita dello scarico che si trova vicino al pontile Nord di Peschiera Maraglio, a Montisola, e alla foce del torrente Rino, a Tavernola Bergamasca: tutti classificati come «fortemente inquinati».

«TUTTI GLI ANNI rileviamo le stesse criticità sul lago d’Iseo - ha fatto notare Rota -. La situazione è particolarmente difficile in alcune aree risultate a causa della presenza di scarichi fortemente inquinate: lì gli abitanti fanno il bagno e pescano in assenza di segnalazioni precise al riguardo».

Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, ha rimarcato in conclusione: «Dal 2010 a oggi abbiamo visto pochissimi passi avanti rispetto al collettamento fognario dei Comuni che si trovano all’interno del bacino imbrifero del Sebino, e i pochi depuratori presenti non riescono a raccogliere e trattare tutte le acque reflue».

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