Il «giallo» dei cassonetti Abusivi i raccoglitori degli indumenti usati

di F.SCO.
I contenitori davanti al Family Market sono risultati abusivi
I contenitori davanti al Family Market sono risultati abusivi
I contenitori davanti al Family Market sono risultati abusivi
I contenitori davanti al Family Market sono risultati abusivi

A Paderno Il «giallo» dei contenitori gialli crea dibattito, dopo la scoperta, casuale e sconcertante, che si tratta di contenitori abusivi, collocati sulla pubblica via al di fuori del regolare circuito di riciclo e di solidarietà. Chi li ha autorizzati? A quanto pare nessuno. Non si sa nemmeno chi li abbia messi lì. A far discutere la questione legata a due raccoglitori di vestiti che da tempo raccoglievano le donazioni dei padernesi, ma che secondo l’associazione Paderno in Movimento non si sa a chi appartenessero. «Circa tre settimane fa un cittadino di Paderno che erroneamente aveva messo in uno dei due bidoni gialli marchiati Caritas e Cauto, di fronte al Family Market, un capo di vestiario che voleva tenere. Per riaverlo ha contattato le due società per poter chiedere l’accesso e recuperare il vestito. Ma on grande sorpresa - raccontano chiosano i rappresentanti di Paderno in Movimento - interpellando le due società si è sentito dire che nè la Cauto ne la Cogeme avevano in gestione quei contenitori, e quindi potevano essere abusivi. Cauto ci ha inoltre confermato che l’unico contenitore Caritas è quello in zona Bocciodromo. Abbiamo quindi inviato una segnalazione con posta Pec all’amministrazione comunale. Nel frattempo nei giorni scorsi i bidoni sono spariti. Una coincidenza?». MA IN COMUNE cosa dicono? «L’ufficio tecnico - risponde il sindaco Silvia Gares - dopo le verifiche del caso ha risposto alla segnalazione, sottolineando che il contenitore per abiti usati in questione è risultato essere abusivo e sarà rimosso e sostituito con un contenitore della cooperativa Cauto, in accordo con Linea Gestioni che ha in appalto il servizio rifiuti. Ringraziamo per la segnalazione e rimandiamo a chi di competenza. Tuttavia mi sono informata con le due società interessate e loro, così come Caritas, affermano che sia molto diffusa questa meschina pratica Non siamo nelle condizioni di poter svolgere indagini, ma proveremo a tenerci informati. Per ora posso soltanto dire che nessuno ha reclamato i contenitori rimossi - conclude il sindaco - e che a breve saranno sostituiti senza onei per il Comune».

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