Il mistero della croce
racconta un viaggio
carico di speranza

Angelo Zanella, il curatore
Angelo Zanella, il curatore
Angelo Zanella, il curatore
Angelo Zanella, il curatore

«Ave Crux», dal 1° al 30 aprile all’Arsenale e nella Pieve di Iseo, è una mostra d’arte contemporanea che esplora con crudezza e talvolta con un bel filo di poesia il simbolo della croce. Vi partecipano 25 artisti sparsi per l’Italia, ciascuno dei quali impiega in modo originale la tecnica scelta ed è portatore di un punto di vista fortemente personale. «L’emblema di ogni sacrificio d’amore - sostiene Angelo Zanella, curatore della collettiva - a prescindere dal suo valore ieratico, diviene un contenitore di emozioni, riflessioni personali ed esistenziali, che trascendono l’artista e il suo lavoro provocando in chi guarda un’azione catartica sull’Io».

Il percorso espositivo si snoda tra i rinnovati spazi dell’Arsenale, in vicolo Malinconia, fa sosta nella Pieve di Sant’Andrea, che ospita le sculture di Roberta Busato e Carlo Previtali, e terminerà, nei giorni dal Giovedì Santo al Lunedì dell’Angelo, nella vicina chiesetta romanica di San Silvestro. Lì, sullo sfondo dell’affresco absidale che raffigura una «Danza macabra», sarà installata una Deposizione dalla Croce di Michele Zanni, intitolata «Deus crematorium».

Scrive don Giuliano Baronio nella prefazione del catalogo che accompagna la mostra: «Gli affamati, le vittime delle guerre, gli oppressi dall’ingiustizia, i miseri, i senza tetto, i senza lavoro, gli ammalati, gli inabili, i disabili sono i crocifissi della storia che volgendo lo sguardo alla croce possono sperare in un futuro dove non più la morte, il dolore, la sofferenza la fanno da padroni, ma la vita, la pace, la fraternità, la serenità e la felicità otterranno la rivincita».G.Z.

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