Il Sebino ha i «serbatoi» pieni:
l’irrigazione del mais è salva

di Giancarlo Chiari
A Paratico il livello del lago appare   appena al di sotto della media Il Sebino sembra reggere bene la siccità di questi ultimi giorni
A Paratico il livello del lago appare appena al di sotto della media Il Sebino sembra reggere bene la siccità di questi ultimi giorni
A Paratico il livello del lago appare   appena al di sotto della media Il Sebino sembra reggere bene la siccità di questi ultimi giorni
A Paratico il livello del lago appare appena al di sotto della media Il Sebino sembra reggere bene la siccità di questi ultimi giorni

Strano, ma vero. Il lago di Iseo sta reggendo con disinvoltura all’effetto combinato di caldo e siccità. I serbatoi naturali che garantiscono l’idratazione del Sebino sono stati riempiti dalle piogge decisamente copiose, cadute sul territorio del comprensorio nel mese di maggio scacciando l’incubo di aprile, quando con solo 200 millimetri di pioggia caduti nei primi quattro mesi del 2017, il livello del lago alla diga di Sarnico segnava + 27 e sulle montagne della Valle Camonica non si vedeva la neve. La natura insomma sembra aver rimesso le cose a posto. Ieri alle 14,30 alla diga si registrava un rassicurante + 83, 8 altezza sullo zero idrometrico. Con un deflusso di 59,4 metri cubi al secondo e un afflusso di 48,4 metri cubi il lago ha un riempimento dell’81.4 % rispetto ai limiti di regolazione, che garantisce la tranquillità agli agricoltori per il periodo finale della maturazione del mais, e agli operatori turistici che, con questi livelli, non dovrebbero temere la proliferazione delle alghe.

ANGELO BERGOMI, presidente del consorzio conferma le stime: «Con l’entrata a pieno regime dell’irrigazione su tutti i comparti interessati del fiume Oglio Brescia, Bergamo, Cremona, siamo fortemente impegnati nell’attività di regolazione. Attualmente assistiamo a una decrescita di circa 2 centimetri al giorno per garantire interessi sono molteplici». Le risorse idriche «dissetano» l’agricoltura alle prese con una stagione estiva tra le più siccitose degli ultimi anni, alimentano la rete di produzione idroelettrica rispettando il deflusso minimo vitale.

Il prelievo è calibrato alle esigenze del turismo, della navigazione, ma anche per la pesca. «L’esperienza di quasi 90 anni dall’ente - afferma Angelo Bergomi -, ci dice che anche quest’anno sarà in grado di risposte concrete per tutti i comparti con l’autorevolezza e con il buonsenso necessari. La sfida è importante e stimolante: dimostrare che un ente pubblico come il Consorzio può agire virtuosamente nell’interesse delle comunità e dell’ambiente in cui opera».

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