Il Sebino perde le olive, crolla la produzione

di Alessandro Romele
Drastico calo delle olive sul Sebino: «persi» 20 mila quintali
Drastico calo delle olive sul Sebino: «persi» 20 mila quintali
Drastico calo delle olive sul Sebino: «persi» 20 mila quintali
Drastico calo delle olive sul Sebino: «persi» 20 mila quintali

Sul futuro di olio di oliva del Sebino si addensano nubi scure. Non per quanto riguarda la qualità, sempre ottima, anzi, ma per la quantità. Le previsioni dell’Aipol, che sabato inaugura la stagione della raccolta nei distretti olivicoli lombardi, sono negative.

Quella della scorsa stagione, di gran lunga la migliore raccolta degli ultimi anni, vide 31.500 quintali di olive portate ai frantoi del lago d’Iseo e Franciacorta.

«QUEST’ANNO invece la produzione sarà più bassa - spiega Emanuele Ghirardelli, direttore dell’Aipol - e rispetto alle migliori stagioni ci sarà una perdita fino al 50 percento di prodotto. Però, da contraltare, le olive sono belle e sane: l’inverno ci ha dato una mano, con le varie gelate, nella lotta alla mosca olearia, che pensiamo di essere riusciti a contenere. Proprio per questo la qualità delle olive è buona».

La perdita stimata da Aipol è riferita ad annate, per così dire «normali»: il 2016 invece si contraddistinse per la grande generosità degli ulivi, ed infatti si contò un 20 percento in più nella produzione di olive. Tirando la classica riga di calcolo, rispetto all’anno scorso, si avranno perdite fino al 70 percento.

I quintali saranno circa 20mila in meno. «L’alternanza fisiologica dell’olivo era prevedibile - continua Ghirardelli - ma un calo del genere no. Ci ha sorpresi negativamente. Se c’è un colpevole, è il clima: ci sono state giornate di forte calore in primavera ed estate, partendo dalla fioritura, con un disseccamento rapido del fiore, che ha causato una scarsa impollinazione. Gli altri ritorni di calore forte hanno poi accentuato di molto il fenomeno della cascola: un anno l’albero è carico e quello seguente no».

IL PUNTO A FAVORE però c’è: lo stress idrico subìto dai frutti aiuterà a migliorare le caratteristiche organolettiche dell’olio. Il risultato sarà un prodotto con qualità più marcate rispetto ad altre annate. Insomma: poco, ma ottimo.

Intanto Aipol si prepara a dare il via alla stagione: nel pomeriggio di sabato, a Montisola, è organizzata una raccolta notturna delle olive in località Ere, per poi accendere il frantoio di Carzano intorno alle 18.

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