L’arte del salame non ha segreti L’agrario sforna provetti norcini

di Massimiliano Magli
Gli studenti dell’Einaudi di Chiari e gli esperti invitati a spiegare la tecnica della macellazione
Gli studenti dell’Einaudi di Chiari e gli esperti invitati a spiegare la tecnica della macellazione
Gli studenti dell’Einaudi di Chiari e gli esperti invitati a spiegare la tecnica della macellazione
Gli studenti dell’Einaudi di Chiari e gli esperti invitati a spiegare la tecnica della macellazione

Vuoi imparare a fare il salame e diventare un grande norcino? Oggi puoi farlo persino tra i banchi delle scuole superiori. A Chiari l’istituto di istruzione superiore Einaudi è probabilmente tra le scuole più innovative della Provincia avendo creato in pochi anni numerosi indirizzi e, in seno a quello di agraria, un florilegio di perfezionamenti da fare invidia a istituti storici. MERITO di un dirigente come Vittorina Ferrari che in pochi anni ha rivoluzionato l’istituto, portandovi l’indirizzo di agraria e di vitivinicoltura. Il tutto completandolo con corsi di alcune settimane o di alcuni mesi che sono straordinari patentini lavorativi per i ragazzi una volta diplomati. L’iniziativa è stata promossa con l’Associazione Norcini Bresciani, i ragazzi hanno imparato cosa significhi macellare, eviscerare, sezionare, porzionare, conservare, congelare e scongelare un animale. Ad essere interessati dalla formazione sono stati i ragazzi delle classi terze, accompagnati dall’insegnante Giovanni Lenzi. Alla parte teorica è seguita quella pratica sulla lavorazione. Per l’associazione è intervenuto un pilastro della norcineria bresciana come Amedeo Betti. Al suo fianco Angelo Turelli e Dorino Ondei. La proposta del dirigente scolastico è stata subito appoggiata dal Comune che ha salutato l’iniziativa con l’intervento dell’assessore alla pubblica istruzione Emanuele Arrighetti. «Considero questa esperienze una crescita straordinaria per i nostri ragazzi di agraria - ha spiegato la dirigente Ferrari - perché ampliano il loro bagaglio formativo. Sapere come macellare, sezionare la carne, conservarla significa avere un livello curriculare superiore quando si tratterà di cercare lavoro. Ringrazio l’Amministrazione comunale per aver sostenuto questo progetto». «Tradizione, cultura, lavoro, passione e aggregazione sono le parole chiave del progetto - ha concluso la dirigente scolastica - che abbiamo avviato anche con l’intento di favorire la conoscenza delle aziende presenti sul territorio». Nella stessa direzione va il progetto promosso nei mesi scorsi per avviare i ragazzi all’apicoltura, con l’intervento di esperti che hanno vestito di tutto punto gli studenti avvicinandoli al magico mondo delle api e del miele. E ancora l’orticoltura, pure oggetto di studio a fianco della viticoltura: dall’Einaudi escono ragazzi che, forse più dei nonni, sanno cosa significhi non soltanto l’agraria studiata sui libri, ma, molto più praticamente, cosa voglia dire fare un orto, realizzare un giardino, fare il miele e, da oggi, insaccare un salame. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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