L’incoraggiamento
della Curva non è bastato: ciao, Sara

Lo striscione di incoraggiamento esposto  al «Rigamonti» FOTOLIVE Il sorriso di Sara Zambelli
Lo striscione di incoraggiamento esposto al «Rigamonti» FOTOLIVE Il sorriso di Sara Zambelli
Lo striscione di incoraggiamento esposto  al «Rigamonti» FOTOLIVE Il sorriso di Sara Zambelli
Lo striscione di incoraggiamento esposto al «Rigamonti» FOTOLIVE Il sorriso di Sara Zambelli

Se ne è andata con la delicatezza di un battito di ali. L’ultimo dei dolci sorrisi che avevano scandito la sua esistenza, lo ha regalato, come sempre, ai suoi genitori. Sara Zambelli di Castegnato è morta a soli 15 anni ieri pomeriggio, mentre la curva Nord dello stadio Rigamonti faceva il tifo anche per lei. Quello striscione «Forza Sara» esposto sugli spalti durante la partita con il Cagliari voleva essere l’ennesimo segno di vicinanza al papà Giambattista, storico esponente del tifo organizzato del Brescia. Una passione temporaneamente abbandonata insieme al lavoro per stare più vicino alla figlia. Lui e la moglie Cristina erano perfettamente consapevoli che Sara era un dono «a tempo» e hanno voluto goderselo fino in fondo.

A dare la triste notizia è stato il papà di Sara con un post sul suo profilo Facebook («Sara è diventata un angelo»), che dopo pochi minuti ha cominciato a colmarsi di messaggi di solidarietà e condoglianze. R.PR.

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