La «bacchettata»
della Corte dei conti ora agita il Comune

A dicembre, esaminando il consuntivo 2014, la Corte dei conti l’aveva bacchettato per un’assunzione nel costituendo ufficio di staff del sindaco, e adesso il Comune di Sale Marasino ha preferito fare marcia indietro temendo un’altra reprimenda. Mercoledì scorso, la Giunta municipale ha infatti revocato la delibera con cui essa stessa aveva a novembre bandito la procedura per coprire un posto vacante.

La paura fa 90, si dice. Non a caso nel dispositivo della revoca, dopo un cenno a «interpretazioni di alcuni orientamenti della Corte dei conti» e alla «presenza di minoritarie difformi interpretazioni», la Giunta scrive di ritenere che «non sia possibile procedere con serenità e nella certezza del diritto allo svolgimento della procedura per la copertura del posto di istruttore amministrativo».

BANDO ANNULLATO. È il primo degli effetti che ha sortito la pronuncia a dicembre della Corte dei conti, la quale non solo sostiene di aver accertato che nel 2014 il Comune ha sforato il tetto di spesa fissato dalla legge per gli incarichi di collaborazione, ma ha anche disposto la trasmissione dei relativi documenti sia alla Procura erariale, «per le valutazioni di competenza», sia ai consiglieri comunali. A costoro, la sindaca Marisa Zanotti ha fatto ora avere una corposa memoria in cui rivendica «la piena legittimità di quanto posto in essere dal Comune, dispiaciuta che le nostre comunicazioni non siano state valutate nel senso da noi indicato».

LA CORTE DEI CONTI aveva centrato la sua attenzione sull’assunzione di una persona per l’ufficio di staff del sindaco: assunzione a tempo determinato, per una cifra tutto sommato modesta, 5.500 euro, riferita però a un periodo limitato, dal 27 ottobre al 31 dicembre 2014 (altro incarico è stato affidato in seguito).

La tesi della Zanotti è che il Comune non aveva l’obbligo di rispettare, nel suo ricorso a forme di lavoro flessibile, i vincoli indicati dalla normativa, confortato da una nota dell’Anci e da un parere di una sezione della stessa Corte dei Conti. All’epoca, secondo Zanotti, la pianta organica del municipio era carente.

«Avevamo sconsigliato dal procedere a quell’assunzione - ricorda Pasquale Secli, in minoranza-. Se si aumentano le tasse, non si possono nel contempo aggiungere spese la cui utilità è tutta da dimostrare». G.Z.

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