La «filiera corta» del pesce e della solidarietà

di A.ROM.
Il taglio del nastro ufficiale dell’Agroittica Clarabella  di Iseo
Il taglio del nastro ufficiale dell’Agroittica Clarabella di Iseo
Il taglio del nastro ufficiale dell’Agroittica Clarabella  di Iseo
Il taglio del nastro ufficiale dell’Agroittica Clarabella di Iseo

Agroittica Clarabella. È racchiuso nella denominazione l’innovativo progetto diventato realtà grazie all’intuizione del consorzio Cascina Clarabella e della cooperativa Sociale agricola Clarabella. In uno stabile in via Cremignane a Iseo verrà lavorato il pesce pescato dalle acque del Sebino. Tra gli addetti ci saranno anche tre persone disabili. «Il nostro obiettivo rimane del resto sempre lo stesso – spiega Carlo Fenaroli presidente del Consorzio – ovvero inserire nel mondo del lavoro le persone con disagio. Lo facciamo da anni e possiamo dire di avere aiutato centinaia di ragazzi e ragazze a reinserirsi nella società. Qui, in modo particolare, potremmo proporre un progetto nuovo, innovativo, che mancava al territorio: lavorare il pesce, dalla sfilettatura all’essicazione ed all’affumicatura». Il taglio del nastro della struttura è avvenuta l’altra mattina davanti ai sindaci del comprensorio: da quello di Iseo Riccardo Venchiarutti a quello di Montisola Fiorello Turla passando Gianpietro Ferrari e Marisa Zanotti primi cittadini di Cortefranca e Sale Marasino. Significativa la presenza di Paola Pezzotti, nella duplice veste di presidente della Comunità Montana sebina e sindaco di Sulzano, del Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini, dell’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi e del responsabile dell’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, Giuseppe Faccanoni. Tutti, a partire dal presidente di ConfCooperative Brescia, Marco Menni hanno sottolineato la valenza sociale ed economica di Agroittica Clarabella. Nel nuovo laboratorio di 200 metri quadrati, sono stati ricavati quattro locali di trasformazione e due linee di confezionamento: quella del fresco – che trasforma i prodotti in tartare per il consumo a crudo ed hamburger – e quella del trasformato che si dedica ad essiccati, affumicati e conserve sottolio. Agroittica Clarabella nasce per dare una risposta alle esigenze dei pescatori di professione, che trovavano nella stagionalità della loro attività e nel rapido deperimento del pescato importanti criticità per le quali chi non riesce a vendere subito il prodotto fresco è costretto a svenderlo. La valorizzazione del pescato lacustre necessitava di un centro di trasformazione che regolasse i picchi stagionali di pesca e permettesse di rendere disponibile al mercato prodotti lavorati e confezionati nel più serio rispetto delle norme igienico sanitarie. Sfida accettata: da settembre, l’Agroittica Clarabella inizierà a funzionare a pieno regime. •

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