La salma di Arben Kola è tornata in Albania

di M.MA.

È stato portato in Albania il corpo di Arben Kola, il 32enne ucciso il 4 settembre a Chiari, durante il Palio delle Quadre, in viale Teosa nel corso di un litigio. L’uomo lascia due figli piccoli e la moglie; la lite mortale sulle cui cause sono in corso ancora gli accertamenti è avvenuta all’esterno di una sala giochi verso le 22. Quel che è certo è che l’uomo è stato colpito da un’arma impropria ancora da definire, complice il silenzio di Marsel Disha Romelli albanese classe 1992 che ha aggredito il connazionale. La salma dell’immigrato era rimasta per alcune ore nella casa di un congiunto a Castelcovati, in attesa del nullaosta per l’espatrio. Il colpevole è stato arrestato poche ore dopo dai carabinieri della Compagnia di Chiari che è intervenuta a Urago d’Oglio, dove l’uomo vive con la moglie. Ora si tratta di ricostruire il movente e la dinamica esatta di quanto è successo. Si tratta dell’ultima brillante operazione condotta dal comandante della compagnia carabinieri di Chiari Stefano Giovino che raggiungerà Brindisi per una nuova missione. I diritti della famiglia della vittima sono difesi dall’avvocato Cristian Mongodi. •

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