La sicurezza arruola i cittadini Sette «squadre» nei quartieri

di Giancarlo Chiari
Il sindaco Zanni, a sinistra, coi cartelli che verrano posti nei quartieri
Il sindaco Zanni, a sinistra, coi cartelli che verrano posti nei quartieri
Il sindaco Zanni, a sinistra, coi cartelli che verrano posti nei quartieri
Il sindaco Zanni, a sinistra, coi cartelli che verrano posti nei quartieri

Si sono formati sette gruppi in diversi quartieri, pronti a drizzare le antenne e farsi parte attiva per la sicurezza del territorio: presentato con un incontro pubblico a fine ottobre, è al via il progetto di costituire a Palazzolo un servizio di «sorveglianza partecipata», in collaborazione con l’associazione provinciale «Controllo del vicinato». La proposta che era stata illustrata da Paola Dall’Asta, referente dell’Acdv bresciana, in tre mesi ha raccolto più di una cinquantina di adesioni divise appunto in sette comitati, alcuni dei quali sono già operativi. PALAZZOLO è un territorio vasto e complesso: la presenza delle forze dell’ordine è robusta e visibile, ma con una superficie di circa 22 chilometri quadrati, quattro quartieri del capoluogo e la grande frazione di San Pancrazio, non è possibile un «controllo totale». Secondo i dati della Prefettura, le statistiche sui reati non presentano problemi particolarmente o anomalie rispetto ad altre zone. Anzi: ci sono negli ultimi tempi segnali forti di maggior sicurezza. L’efficienza del sistema di videosorveglianza, ad esempio, ha permesso di intercettare diverse vetture rubate, alcune con arnesi di scasso a bordo. Questo non è però bastato a migliorare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini, anche a causa di alcuni gravi episodi: la rapina a mano armata alla farmacia, le spaccate dei finestrini di auto in sosta e altri fatti. In attesa della partenza ufficiale comitati hanno iniziato la sperimentazione, per capire come connettersi, cosa tenere d’occhio, scoprendo tra l’altro che passeggiare insieme nei quartieri dove si risiede permette di conoscere i propri vicini. Non sono ronde o gruppi «di intervento», ma possono monitorarer la situazione e segnalare le situazioni strane a chi di dovere. «Grazie alla sensibilizzazione promossa dal Comune sulla collaborazione tra cittadini e istituzioni sul tema sicurezza - ha dichiarato il sindaco Gabriele Zanni - i gruppi sono dislocati in maniera abbastanza omogenea: due a Mura, tre a Sacro Cuore e due a San Giuseppe. A breve si procederà con l’apposizione di specifici cartelli stradali che identificheranno le vie dove sono attivi». L’INIZIATIVA è nata dall’esperienza dell’Associazione nazionale controllo del vicinato, che si propone di prevenire la microcriminalità nei quartieri e migliorare la percezione di sicurezza. «Il Comune - ha concluso il sindaco - sostiene fortemente questo progetto e auspica la nascita di ulteriori gruppi per cui verranno organizzate nuove serate informative per la cittadinanza. Il progetto non risolve tutti i problemi legati alla sicurezza, ma vuole sollecitare la partecipazione, migliorare la coesione sociale e responsabilizzare tutti a prevenire reati fastidiosi, aiutando le Forze dell’Ordine ad individuare i responsabili». Per informazioni su come aderire e o costituire un comitato. oò coordinatore del progetto è Michele Locatelli, telefono 39 338 100 7438 o mail locatelli-michele libero.it. •

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