La solidarietà «griffa» le borse

Villa Lanfranchi
Villa Lanfranchi
Villa Lanfranchi
Villa Lanfranchi

Sarà il gioco, moderno e quindi digitale, ma anche da tavolo, a riportare i palazzolesi nella villa Lanfranchi, chiusa oltre dieci anni fa, riaperta lo scorso anno dall’amministrazione di Gabriele Zanni dopo il rifacimento del tetto. L’idea è parte del progetto dei Comuni di Palazzolo, Iseo e Orzinuovi, di creare opportunità imprenditoriali per giovani professionisti che si è aggiudicato 86mila euro del bando regionale per l’imprenditoria giovanile.

Nel progetto sul gioco, Orzinuovi si occupa della comunicazione, mentre Palazzolo offre alcuni spazi della villa, dove è rimasto il fondo della biblioteca nel frattempo trasferita sul Lungo Oglio. Villa Lanfranchi è stata riaperta dall’amministrazione di Gabriele Zanni, che l’ha restaurata rifacendo tetto, intonaci e recinzione grazie, al momento non ha una destinazione precisa.

La scelta del «gioco» come settore per attività imprenditoriale moderna, presentata da tre associazioni culturali, Kuma, Ailanto e Terre ludiche è stata esposta da Andrea Cuni e Aliuscia Del Barba, presidenti di Terre ludiche e Kuma: «Abbiamo puntato sul gioco, attività ludica aperta a tutti - ha spiegato Cuni - perché è un ottimo modo per attirare e agganciare le persone riportandole nella biblioteca con un tema intrigante, come la progettazione o lo sviluppo di giochi da tavolo. Il progetto che sarà attivato nelle prossime settimane occuperà alcuni spazi della biblioteca fino ad marzo, impegnando le tre associazioni, nella gestione e nella creazione di alcuni video che facciano conoscere la storia e il patrimonio della Villa». «Il nostro progetto - ha precisato Del Barba - punta su un pubblico giovane, ma è aperto a tutti con l’obiettivo di trovare idee per qualche gioco nuovo ma anche di far conoscere e frequentare la villa». Il gioco in biblioteca, un investimento stimato 10mila euro, si affianca a progetti di imprenditoria giovanile già avviati a Palazzolo che, con i fondi regionali, ha dato continuità al progetto di Michele Pagani, imprenditore informatico, consulente di markenting, e punta a formare persone in grado di far nascere piccole e medie aziende commerciali, e i due posti di coworking già attivati con Pdh.G.C.C.

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