Le Poste nel mirino:
raccolta di firme
contro i disservizi

di Giuseppe Orizio
Poste: fioccano le lamentele
Poste: fioccano le lamentele
Poste: fioccano le lamentele
Poste: fioccano le lamentele

I cittadini di Castegnato non ne possono più della perpetua inadeguatezza dell’ufficio postale: a dimostrarlo è ora una spontanea raccolta di firme nei banchetti che da qualche giorno sono dislocati in vari punti del paese.

Per tutta la settimana, nonostante il periodo feriale, i banchetti sono operativi, il sabato durante il mercato in piazza Dante e davanti al supermercato Prix, la domenica sul sagrato della chiesa e negli altri giorni, in orari differenti, in una delle salette del Centro civico messa a disposizione dal Comune.

LE LAMENTELE delle molte centinaia di castegnatesi che hanno già firmato per sottolineare la pesante situazione di disagio vissuta ogni giorno con l’ufficio postale, sono le stesse che anche l’Amministrazione comunale aveva sollevato lo scorso febbraio, in una lettera scritta alle Poste e per conoscenza alla Prefettura, Anci e Acb.

Nella lettera, ricordando che nessun ampliamento e aeguamento degli spazi è avvenuto negli ultimi trent’anni, il sindaco Cominassi scriveva: «Spazi non adeguati e probabilmente neppure a norma; nessun pomeriggio di apertura; gli spazi della sala d’attesa inesistenti, l’assenza di un distributore automatico per il prelievo del contante. Anche i lavoratori sono costretti ad operare in condizioni difficili».

Di fatto, constatano i cittadini, nulla è cambiato e a quell’elenco si sommano i pesanti disservizi di code e lunghe attese, della corrispondenza di privati e aziende consegnata con ritardi esagerati e «a singhiozzo». In molti si aspettano segnali immediati e alcuni, se nulla dovesse cambiare, cominciano a ipotizzare il boicottaggio dei servizi postali a Castegnato e persino il prelievo delle disponibilità ed investimenti affidati alle Poste.

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