Maggioranza sotto assedio
Ma il sindaco: «Io resto qui»

Si inasprisce a Capriolo lo scontro tra le opposizioni e la maggioranza del sindaco Luigi Vezzoli, che con cinque consiglieri si regge solo grazie al voto di Andrea Salogni.

La seduta di lunedì, che era stata rinviata 24 ore prima proprio per l’assenza di Andrea Salogni, che avrebbe fatto venir meno i «numeri» della maggioranza, ha incendiato il confronto fin dall’inizio.

Durissime le accuse delle minoranze. che hanno contestato la legittimità dello spostamento: «Il sindaco ha calpestato regole, principi e diritti - hanno attaccato Gianluca Ravelli e Amedeo Lunardi, insieme -. Non c’era motivo per rinviare il consiglio se non rimanere aggrappato alla poltrona».

Sulle società partecipate (il Comune è azionista della farmacia e della società Servizi comunali) le opposizioni hanno contestato il ritardo rispetto al termine di legge per la ricognizione, al 30 settembre: «Approvare in ritardo questi documenti - ha dichiarato Ravelli - comporta danni potenziali al Comune di cui voi non vi preoccupate».

Pesanti le accuse di Fabrizio Rigamonti, tanto per la convocazione che per i ritardi e le mancate risposte a questioni poste in precedenza: «Mi rivolgerò al prefetto», ha dichiarato in aula.

Lo scontro si è protratto anche sul consuntivo e sulle interrogazioni, che sono state rinviate provocando un altro attacco: «Non avete risposto alle nostre interrogazioni, presentate nei termini, su temi come la convenzione con la Polisportiva, la sicurezza di via Calepio e di via Niggeler, il piano al diritto allo studio non ancora approvato nonostante la scuola sia iniziata, e non avete recuperato i soldi spesi per la messa in sicurezza di via Balladore, dimostrando incapacità amministrativa e prepotenza».

Il sindaco ha replicato accusando il «Gruppo civica» di avere abbandonato la maggioranza, ha dichiarato che proseguirà fino al termine del mandato nell’interesse dei cittadini. G.C.C.

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