Manca il secondo bagno, l’attività non può iniziare

La vendita di automobili on line si è scontrata a Passirano con la burocrazia comunale: tutta colpa di un wc di meno, o di troppo, a seconda dei punti di vista. A lamentarsi è la S.G.A. che voleva aprire la sede legale in paese, ma qualcosa è andato per il verso storto e invece che portare questa attività a Passirano, la proprietà probabilmente opterà per Torino. Almeno così sostiene Franco Marani, amministratore unico della S.G.A. «La nostra società sta lanciando la propria attività multimediale, che può consentire lo sviluppo dell’attività tradizionale di vendita di automobili in essere dai primi anni 2000, che, come molte attività similari, segna il passo. Quindi, accanto alla vecchia società, ne è stata costituita una nuova con la medesima sede sociale, essendo i soci i medesimi. Dopo aver effettuato investimenti consistenti, non riusciamo però a ottenere dalla Camera di commercio di Brescia la certificazione di inizio attività, perché il Comune di Passirano ci nega di fatto il permesso di dichiarare l’inizio attività, con la motivazione che l’Asl potrebbe a sua volta negarci il permesso, in quanto negli immobili, in cui la nuova società ha solo la propria sede legale, c’è solo un bagno». «Considerando - obietta Marani - che la nostra società in Via Garibaldi 60 a Passirano ha solo la sede legale e che la nostra attività è solo virtuale, un bagno è più che sufficiente a sopperire le esigenze igenico-sanitarie (seppur impellenti) del personale, non riusciamo a capire per quale ragione dovremmo costruire un secondo bagno, in previsione di eventuali e improbabili future assunzioni, visto che, ribadiamo, oggi in quei di Passirano la nostra attività, e di conseguenza anche le nostre funzioni corporali sono solo... virtuali». Inoltre, se la direttiva europea stabilisce che deve essere previsto almeno un servizio igienico (wc e lavamani) ogni 10 dipendenti, comprensivi del titolare e/o dei soci, visto che l’attuale rapporto è 1 bagno per 3 dipendenti, non vedo dove possa essere il problema». La risposta del municipio: «Abbiamo verificato stamattina – liquida la vicenda il sindaco Francesco Pasini - quella società non ha mai depositato alcuna domanda in Comune, per cui non è stata data loro nessuna risposta e nessun diniego perché non c’è nessuna domanda». • F.S.

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