Medico sfrattato dal Comune
I pazienti costretti al trasloco

di Giuseppe Zani
A Sulzano lo sfratto di un medico sta diventando un caso
A Sulzano lo sfratto di un medico sta diventando un caso
A Sulzano lo sfratto di un medico sta diventando un caso
A Sulzano lo sfratto di un medico sta diventando un caso

Uno dei tre medici di famiglia operanti a Sulzano è stato sfrattato dal Comune. E così, dal primo marzo, i suoi assistiti sulzanesi sono costretti a recarsi negli altri ambulatori in cui il professionista esercita, a Pilzone, Iseo, Cremignane e Clusane.

Una situazione segnalata e descritta con dovizia di particolari in una lettera inviata l’altro ieri al sindaco di Sulzano, Paola Pezzotti, per chiederle di trovare al più presto una soluzione.

TRA LE FIRME che figurano in calce c’è quella di Peppino Ribola, sindaco di Sulzano dal 1999 al 2009. «Il tutto è avvenuto senza preavviso e pertanto in maniera del tutto inaspettata - racconta - Non ci interessa entrare nel merito del contenzioso insorto tra il medico in questione e il Comune: la continuità del servizio va comunque garantita». Vero è che qualcuno di quei firmatari aveva avuto sentore durante l’inverno che qualcosa non andasse per il verso giusto, poiché l’ambulatorio era per lo più al freddo (ben riscaldati invece i locali usati dagli altri due medici, situati nello stesso edificio comunale, in via Secondo Pericoli, ma distinti dall’ambulatorio che poi è stato chiuso). Tuttavia, un po’ perché la stagione era mite e un po’ perché le visite dal medico possono essere sporadiche, alla cosa non si è data eccessiva importanza. La bomba è esplosa il primo marzo, quando è arrivato l’ufficiale giudiziario a cambiare le chiavi dell’ambulatorio e lo stesso medico sfrattato si è fermato a spiegare ai mutuati che avrebbero dovuto recarsi fuori paese per avere assistenza.

«L’Amministrazione comunale di Sulzano - si legge nella lettera in argomento - è consapevole del fatto che, nel momento in cui è divenuto ufficiale lo sfratto, automaticamente ha eseguito un analogo sfratto nei riguardi di molti cittadini di Sulzano? Si è pensato alle persone anziane? Non era il caso di congelare lo sfratto per il periodo necessario ad approntare una soluzione? Alla luce di quanto avvenuto, oggi gli assistiti di Sulzano si possono suddividere in due categorie: garantiti e non garantiti». Qualche mutuato ha ipotizzato di cambiare medico. «Purtroppo - continua lo scritto - nei colloqui avuti con l’Asl di Iseo è emersa la totale impossibilità di imboccare questo percorso, in quanto i medici attualmente operanti nel nostro territorio hanno raggiunto il numero massimo di assistiti previsto dalle norme in vigore».

Sabato scorso fuori e dentro l’ambulatorio di Pilzone tirava una brutta aria: «Solo cittadini sulzanesi sgomenti e arrabbiati per essere stati privati di diritti che ad altri vengono invece riconosciuti», conclude la missiva. La parola ora al sindaco.

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