Memoria itinerante I pannelli dell’Anpi ricordano i martiri

di F.SCO.
Un pannello dell’Anpi
Un pannello dell’Anpi
Un pannello dell’Anpi
Un pannello dell’Anpi

La storia tramandata di bocca in bocca, di padre in figlio, è quella che più fa breccia nell’immaginario collettivo e che anche a distanza di tanti anni appare recente come fosse accaduta ieri. E così a Provaglio la sezione Anpi «Enrico Turla», con la partecipazione dell’Istituto comprensivo statale «Don Paolo Raffelli» e con il patrocinio del Comune e dell’Anpi Provinciale ha presentato in un’affollata assembla «il percorso della memoria». Si tratta di 4 pannelli descrittivi che a breve saranno posti lungo le vie del paese sull’occupazione nazifascista. I quattro pannelli saranno posti in Piazzetta «Enrico Turla–Ugo Zabelli», vicino al cimitero, della scuola secondaria don Paolo Raffelli e della chiesa parrocchiale. Quest’ultimo luogo è stato teatro di un episodio che ancora oggi fa raccapricciare la gente del paese delle lame. Il 20 agosto 1944 due giovani Enrico Turla e Ugo Zabelli furono uccisi dai nazifascisti per rappresaglia. In località Gremù, nei boschi fra Provaglio e Fantecolo, era stato ritrovato il corpo del presidente della Corte dei Conti e tenente della guardia nazionale, il 56enne onorevole Osvaldo Sebastiani, sfollato con la famiglia in una villa di Monterotondo. La rappresaglia non si fece attendere. Nella parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo venne fatta una irruzione armata. Il parroco, don Paolo Raffelli (che a Provaglio d’Iseo tutti venerano come il prete buono) fu interrotto mentre officiava la dottrina. Venne fucilato Enrico Turla, poco più lontano al ritorno da una giornata di pesca a bordo di una bicicletta, il quindicenne Ugo Zabelli, ragazzo sfollato a Provaglio venne freddato a colpi di mitra. •

Suggerimenti