mese La staffetta passa al Lugana

di C.A.

Con il taglio dei primi grappoli in Franciacorta la vendemmia bresciana affronta le prime fasi di un lungo cammino che, nelle prossime settimane, coinvolgerà anche le altre aree vocate della provincia, a partire naturalmente dal lago di Garda. In Lugana raccolta al via a fine agosto per le basi spumante, anche se il grosso delle operazioni comincerà a settembre: il quadro generale è attualmente positivo, con uva sana e produzione per ettaro ai massimi del disciplinare, ma la prospettiva è quella di un nuovo boom in termini di volumi. Il grande successo internazionale del bianco del Garda (esportato all’80%) ha portato ad un costante aumento del vigneto: ben 420 i nuovi ettari messi a dimora nel 2016, cui si aggiungono i 121 del 2017 per un totale potenziale di 2217 ha. «La produzione è effettivamente prevista in aumento - conferma il direttore del Consorzio Carlo Veronese -. Anche per questo motivo a partire dal 2018-2019 abbiamo previsto il controllo della resa in campo di tutti i vigneti del 2° anno». Entro la prima decade di settembre partirà anche la Valtènesi, con il taglio del Groppello e delle altre uve rosse previste dal disciplinare per i Chiaretti, cui seguiranno quelle per i rossi. «Ci sono tutte le carte in regola perché quest’anno il territorio possa esprimere al meglio la propria vocazionalità -, afferma il direttore Carlo Alberto Panont. A Botticino il presidente del Consorzio Claudio Franzoni parla di vendemmia «che si prospetta interessante e con carichi in forte crescita grazie ad un meteo fino ad ora favorevole». A Capriano l’annata si presenta abbondante in termini quantitativi. «La qualità - spiega il vicepresidente del Consorzio Davide Lazzari - la farà sicuramente il clima di agosto e settembre». Tutto bene e piante cariche d’uva in Valcamonica: a fine agosto si parte con le basi spumante, per procedere tra settembre e ottobre con bianchi e rossi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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