Musica no-limits:
la ZoccoBand
è un’«oasi» felice

di Cinzia Reboni
La ZoccoBand è una Banda fuori dai canoni tradizionali: creatività e sperimentazione sono  i punti di riferimento artistici della formazione
La ZoccoBand è una Banda fuori dai canoni tradizionali: creatività e sperimentazione sono i punti di riferimento artistici della formazione
La ZoccoBand è una Banda fuori dai canoni tradizionali: creatività e sperimentazione sono  i punti di riferimento artistici della formazione
La ZoccoBand è una Banda fuori dai canoni tradizionali: creatività e sperimentazione sono i punti di riferimento artistici della formazione

«Un’oasi felice». Così Arturo Andreoli definisce la ZoccoBand, che guida come direttore artistico da 18 anni. «È un ambiente fantastico, quello a cui tutte le Bande dovrebbero aspirare - sottolinea il maestro -. Zocco da questo punto di vista è unico, un riferimento per gli altri gruppi che magari hanno a disposizione molti più strumentisti, anche più bravi tecnicamente, ma meno attivi. I “ragazzi” che hanno iniziato a suonare parecchi anni fa hanno lo stesso spirito dei giovani che sono entrati in Banda adesso». Approdato nel 2000 nella piccola frazione nel cuore della Franciacorta, Andreoli è stato subito coinvolto dall’entusiasmo che si respirava. «L’ambiente è fondamentale. Del resto credo molto nella Banda come momento educativo», afferma il direttore, che cita il caso di Favignana dove ha dato vita ad un progetto musicale importante. «Su quell’isola, dove non esisteva niente, da 11 anni c’è una scuola di musica: alcuni allievi si sono persino diplomati al Conservatorio. La mia filosofia di vita è: se si vuole, si può. E l’insegnante deve riuscire a comunicare: l’unica cosa importante è l’esempio».

A ZOCCO DI ERBUSCO la scuola di musica è uno dei punti di forza della Banda. «I corsi sono frequentati da una dozzina di ragazzi - spiega Vincenzo Corioni, presidente dal gennaio di quest’anno ma “veterano” della formazione, dove suona la tuba da 26 anni -. In poco tempo siamo riusciti ad organizzare una scuola efficiente e strutturata. Fondamentale anche la musica d’insieme: le difficoltà si superano meglio quando si fa parte di un piccolo nucleo». Da quest’anno si è poi ricostituita la mini banda, «quindici ragazzi che fanno la loro esperienza, preparandosi a fare il grande salto nella formazione principale - aggiunge Corioni -. La nostra Banda è formata da un gruppo giovane e dinamico, siamo amici prima ancora che suonatori». Un ensemble che vede fianco a fianco «laureati e operai, senza distinzioni di sorta - sottolinea Andreoli -: ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma riusciamo a valorizzare anche quelli». Quanto al repertorio, «il rischio è che i brani originali per Banda possano stancare - spiega il direttore -. Quando si suona, bisogna dare soddisfazione sia ai musicisti che al pubblico. Per questo cerco di combinare il repertorio originale, indispensabile per affinare la tecnica, con una scaletta più ampia che comprenda musical, pop, jazz... L’elasticità è importante per migliorare l’espressività musicale. Nella scelta dei brani, ascolto anche i “consigli” dei miei strumentisti: solitamente discutiamo la scaletta in pizzeria». Andreoli ama definire i concerti della ZoccoBand «una sorta di “suite” di pezzi vari, ognuno con la sua caratteristica. Il pubblico partecipa con curiosità, e apprezza. Desidero coinvolgere la gente, magari con un racconto che possa introdurre un brano. A volte bastano poche parole semplici per fissare meglio l’attenzione sull’esecuzione musicale. Mi piace fare proposte fuori dall’ambito bandistico, sperimentare. E con la ZoccoBand riesco a fare esperimenti che pagano. In passato con un gruppo rock abbiamo proposto il Concerto Grosso per i New Trolls e gli anni ’70, abbiamo fatto concerti “a tema” e suonato con il trombettista Marco Pierobon, un grande musicista che trasmette entusiasmo e fa sentire tutti a proprio agio». I prossimi appuntamenti vedranno la ZoccoBand impegnata a settembre in un progetto sulla valorizzazione delle musiche di Nino Rota. Quindi, sabato 1 e domenica 2 dicembre «parteciperemo al festival dell’Abmb, quest’anno in programma a Ospitaletto - sottolinea Corioni -: le Bande dovranno suonare mezz’ora brani del proprio repertorio, giudicate da tre maestri. Un’occasione importante per verificare il nostro livello e aiutarci a crescere». Tra gli appuntamenti fissi dell’agenda annuale il Concerto di Natale - quest’anno in programma il 22 dicembre - e il Concerto d’Estate, che si è tenuto in giugno. Silvio Cavalleri, che dirige la Banda nei servizi istituzionali, è una figura di riferimento. «Silvio rimane sempre il “maestro” - precisa Andreoli -. E questo è un vantaggio per tutti: per la Banda, che può contare su una solida “colonna”, e per me, che posso dedicarmi anche ad altre attività sapendo di lasciare il gruppo in ottime mani».

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