Niente ricordi dal pulpito Il divieto vale per i funerali

La parrocchiale di Provaglio
La parrocchiale di Provaglio
La parrocchiale di Provaglio
La parrocchiale di Provaglio

Niente più commemorazioni dal pulpito durante i funerali. Lo ricordano le parrocchie di Provaglio d’Iseo nel notiziario inter-parrocchiale che si rifà ad una precisa disposizione diocesano. Spiegano i sacerdoti «che prima della celebrazione occorre manifestare con molta fermezza l’assoluta inopportunità nel rito liturgico dei vari interventi commemorativi, i quali possono invece trovare migliore collocazione al cimitero. Fermo restando che il direttore parla di assoluta inopportunità, gli eventuali interventi dovranno d’ora in poi essere concordati e per tempo, non per esempio, nel momento in cui comincia il funerale. Chi di dovere valuterà sulla base del contenuto il momento più opportuno in cui collocarli, insieme a qualche eventuale correzione. Se non adatti al contesto della celebrazione, li si potrà leggere altrove. A nessuno che non abbia comunicato per tempo l’intenzione di effettuare un intervento non sarà più consentito di prendere la parola durante la celebrazione funebre». «Succede non di rado - spiega ancora la nota dei consigli pastorali - che invece si chiede di attuare tali interventi, che talora sono costituiti da sfondi sentimentali strettamente personali, degni di tutto rispetto, ma che non trovano nella celebrazione la loro corretta collocazione. Dialoghi tra il congiunto il defunto possono trovare collocazione in ambiti più intimi, di tipo familiare, ai quali si addicono. I sentimenti hanno certamente posto in una celebrazione, ma non per essere messi in piazza, bensì per diventare preghiera intima offerta attraverso l’eucaristia». • F.SCO.

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