Nodo scuole d’infanzia: l’opposizione in pressing per un istituto pubblico

di F.SCO.
Un asilo nido statale per Corte Franca: l’opposizione lo ripropone
Un asilo nido statale per Corte Franca: l’opposizione lo ripropone
Un asilo nido statale per Corte Franca: l’opposizione lo ripropone
Un asilo nido statale per Corte Franca: l’opposizione lo ripropone

L’occasione è propizia, la domanda da parte della popolazione sicuramente esiste, e ora ci sono anche gli strumenti normativi e finanziari. Per questo la lista di minoranza «Prima di tutto Corte Franca», preme per attivare al più presto una sezione di scuola dell’infanzia statale e l’istituzione di un asilo nido statale. «LA NOTIZIA è recente: il Consiglio dei ministri ha approvato il piano integrato d’istruzione da 0 a 6 anni. Questo significa - spiegano i rappresentanti della lista di opposizione - che lo Stato comincia a occuparsi anche della fascia 0-3 anni, l’età degli asili nido, che finora era stata in carico ai Comuni o ai privati». Una novità che, secondo «Prima di tutto», è un’occasione da cogliere al volo in un Comune che ha una buona tradizione di servizi sociali, ma che presenta carenze a livello di servizio pubblico nell’offerta scolastica per l’infanzia: «Cosa può significare questa iniziativa per il nostro Comune? Evidentemente ora ci sono tutte le condizioni - dicono gli esponenti della lista - per elaborare un piano strategico in cui si preveda l’attivazione non solo di una sezione di scuola dell’infanzia statale (come proponiamo da tempo), ma anche l’istituzione di un asilo nido statale. Ovviamente devono ricorrere alcune condizioni (disponibilità dei locali, trasporti) che a noi sembra nel nostro Comune ci siano». PERCHÉ ASPETTARE? Tra l’altro, sul piano politico non dovrebbero esserci problemi. «Quando era all’opposizione, infatti, l’attuale giunta ha sempre sollecitato l’istituzione di una scuola dell’infanzia statale - ricorda l’opposizione - sostenendo che i contributi alle quattro scuole esistenti fossero troppo onerosi da sostenere. Adesso c’è la possibilità di arricchire l’offerta completandola con un asilo nido. Auspichiamo - questa è la conclusione - un interesse vivo da parte dell’attuale amministrazione, certi di poter migliorare la qualità del servizio (il decreto prevede personale laureato anche per il nido) e di far risparmiare ai genitori sul costo delle rette. Chiediamo su questo anche il sostegno della cittadinanza interessata».

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