Nuove motonavi: salta l’omaggio a Christo

di Giuseppe Zani
La motonave Marone, una delle tredici unità della flotta del Sebino: con i due nuovi acquisti saranno quindici le imbarcazioni sul lago
La motonave Marone, una delle tredici unità della flotta del Sebino: con i due nuovi acquisti saranno quindici le imbarcazioni sul lago
La motonave Marone, una delle tredici unità della flotta del Sebino: con i due nuovi acquisti saranno quindici le imbarcazioni sul lago
La motonave Marone, una delle tredici unità della flotta del Sebino: con i due nuovi acquisti saranno quindici le imbarcazioni sul lago

La tradizione è stata più forte dello slancio verso il futuro. Anziché portare il nome di Christo e della moglie Jeanne-Claude, i due artisti che hanno dato fama internazionale al Sebino, le due navi in costruzione per conto della «Navigazione lago d’Iseo» si chiameranno Sale Marasino e Predore.

COSÌ HA DECISO a maggioranza l’assemblea dei sindaci che fanno capo all’Autorità di bacino dei laghi d’Iseo, Endine e Moro. Decisivi sono stati i voti per alzata di mano dei primi cittadini dell’Iseo, perché i rappresentanti di Endine e Darfo Boario Terme non se la sono sentita di far pendere la bilancia da una parte o dall’altra e perciò si sono astenuti. Le due opzioni sul piatto erano state illustrate in apertura di seduta da Giuseppe Tobias Faccanoni, presidente dell’Autorità di bacino. «La prassi vuole che si intitolino le navi prima del varo scegliendo fra i nomi dei paesi che circondano il lago o fra nomi che fanno riferimento a fiori o a venti- racconta Faccanoni- Io ho proposto, in discontinuità col passato, i nomi di Christo e Jeanne-Claude. Un modo per ringraziarli dell’enorme regalo fattoci lo scorso anno. Mi sembrava una cosa carina».

LEGARE I NOMI della coppia di artisti a due navi che per anni solcheranno il Sebino era anche una trovata di marketing azzeccata, così da cavalcare l’onda lunga di «The floating piers». L’assemblea dei sindaci o dei loro delegati, come detto, ha però preferito continuare nel solco della tradizione. Unica eccezione, il rappresentante di Darfo Boario, che in un primo tempo ha caldeggiato la proposta di Faccanoni, ma poi, in sede di voto, si è chiamato fuori. Si è quindi proceduto a estrarre a sorte i nomi di due paesi cui ancora non è intitolata una nave: la dea bendata ha premiato, come detto, Sale Marasino e Predore.

«Adesso le due navi in costruzione, finanziate dalla Regione con un’erogazione complessiva di 4,1 milioni di euro, si chiamano l’una San Paolo e l’altra Sant’Antonio, nomi provvisori per identificare le linee di lavorazione- precisa Emilio Agostini, presidente della società «Navigazione lago d’Iseo», partecipata in toto dall’Autorità di bacino- Anche se non è vincolante, ovvio che non potremo non tener conto dell’atto di indirizzo votato dall’assemblea dei sindaci». Perciò Sale Marasino si chiamerà la prima nave, già in cantiere: è ibrida, cioè a propulsione elettrica e diesel, e può portare sino a 149 passeggeri. «Se tutto andrà per il meglio, entro la fine del 2017 procederemo coi collaudi sul lago». Predore si chiamerà la seconda nave: è a propulsione tradizionale e può imbarcare 210 passeggeri. I lavori per costruirla sono iniziati lo scorso aprile. «Ci auguriamo di vederla in acqua, a Costa Volpino, per il collaudo, entro gennaio del 2018». Verosimilmente le due nuove navi entreranno in servizio nella primavera del 2018. Con loro, la flotta del Sebino arriverà a contare 15 unità.

Al futuro, invece, è affidato il recupero della decana della flotta, la nave Iseo, classe 1910, mitragliata da aerei alleati il 5 novembre 1944, alle ricerca di una seconda vita: è ferma in darsena, a Costa Volpino, perché non ha superato la revisione periodica del Rina, il Registro italiano navale.

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