Olio del Sebino, sarà l’annata della riscossa

di Alessandro Romele
Il magnifico colpo d’occhio del lago d’Iseo visto da un oliveto: è una coltivazione d’eccellenzaLa raccolta in corso promette un incremento attorno al 15%
Il magnifico colpo d’occhio del lago d’Iseo visto da un oliveto: è una coltivazione d’eccellenzaLa raccolta in corso promette un incremento attorno al 15%
Il magnifico colpo d’occhio del lago d’Iseo visto da un oliveto: è una coltivazione d’eccellenzaLa raccolta in corso promette un incremento attorno al 15%
Il magnifico colpo d’occhio del lago d’Iseo visto da un oliveto: è una coltivazione d’eccellenzaLa raccolta in corso promette un incremento attorno al 15%

È partita da pochi giorni sull’area del Sebino la raccolta delle olive: i primi dati parlano di un comparto in salute e di un prodotto che si conferma su standard qualitativi ormai assodati. Dopo il 2017 caratterizzato dal fenomeno della «scarica», con perdita di almeno il 50 percento sulla produzione, il 2018 si prospetta migliore sotto tutti i punti di vista: la previsione è quella di raccogliere, rispetto alla media di 15 mila quintali di olive, almeno dal 10 al 15 percento in più, per produrre così circa 1500 quintali di olio. «LE OLIVE sono veramente molto belle - ha spiegato Emanuele Ghirardelli, direttore dell’Aipol - non sono state attaccate dalla mosca olearia, poiché i piani di monitoraggio hanno funzionato alla perfezione. Per cui il prodotto è sano, perché i trattamenti non sono stati fatti o sono stati ridotti al minimo». «Le primissime rese - continua - sono intorno al 10 percento, su un quintale di olive otteniamo 10 chili di olio: la qualità del prodotto è molto buona e siamo fiduciosi che sia un’ottima annata». A MONTISOLA ferve l’attività di raccolta dagli oltre 17mila ulivi presenti sul territorio: sin dal termine dell’inverno scorso i produttori hanno attivato le pratiche per ottenere ottime olive, dalla potatura ai vari trattamenti fitosanitari, sperimentando su larga scala lo «spintor fly», esca insetticida a base di Spinosad e sostanze attrattive, combattendo così la mosca olearia e dando risultati più che soddisfacenti. «Per ottenere un ottimo prodotto - ha sottolineato poi Maurizio Ribola, presidente dell’associazione che riunisce gli Olivicoltori montisolani - le aziende stanno attente in particolare al metodo di raccolta: è necessario non lasciare al sole le olive, non ammassarle, sistemarle per il trasporto in cassette areate e soprattutto portarle in giornata al frantoio. L’olio estratto in questi giorni è in linea con quello degli anni passati, di qualità alta, con sentori di erba fresca, carciofo e mandorla verde. Tra i top in Italia». Le previsioni, come le aspettative, sono quindi rosee sul Lago d’Iseo. L’olio di oliva extravergine, il prodotto ormai più rappresentativo del territorio, si appresta a vivere un’altra grande stagione. •

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