Oliviero Toscani celebra la famiglia e l’integrazione

Valentina e Vittorio Moretti, Domenico De Masi e Oliviero Toscani
Valentina e Vittorio Moretti, Domenico De Masi e Oliviero Toscani
Valentina e Vittorio Moretti, Domenico De Masi e Oliviero Toscani
Valentina e Vittorio Moretti, Domenico De Masi e Oliviero Toscani

«In barba a Salvini, ai leghisti, ai popolusti, ai retrogradi e ai razzisti. Il nostro futuro sono loro, è ora di darsi una svegliata». Con il suo modo di fare tagliente e senza peli sulla lingua, Oliviero Toscani ha commentato la nuova campagna annunciata per il gruppo Benetton nei giorni scorsi: immagini pubblicitarie che, come è nelle corde dell’artista, è destinata a far parlare per i suoi contenuti extra modaioli. Occhiali rossi e sciarpa al collo, il fotografo di fama internazionale, conosciuto il suo lavoro e per la sua personalità esplosiva, si è mescolato volentieri nella folla di collaboratori e dipendenti chiamati a raccolta dal patron Vittorio Moretti per celebrare il suo mezzo secolo di lavoro. «Vittorio è un amico - ha raccontato Toscani -: ci conosciamo da dieci anni, da quando mi chiamò per realizzare per lui il primo libro. Lo ritengo un uomo molto particolare, di grande visione». NELL’INGRESSO al padiglione dei festeggiamenti le fotografie firmate da Toscani e scattate nei vigneti della Franciacorta hanno tappezzato le pareti, richiamando subito l’attenzione. Per i festeggiamenti di quest’anno, Toscani ha realizzato un secondo libro fotografico: Made in family, fatto in famiglia. Nel titolo del libro è racchiuso il valore fondante dei primi cinquant’anni di attività del gruppo franciacortino. «Questo nuovo libro l’ho fatto per la famiglia, ho fotografato Vittorio con la moglie e le tre figlie. Attraverso di loro ho spiegato l’azienda, a modo mio», ha detto. Al termine della cena una copia del volume è stata regalata a tutti i partecipanti. Non solo come strenna natalizia, ma anche come testimonianza del valore importante per il gruppo: la famiglia, appunto, sopra ogni cosa. Un lavoro, quello del libro, molto diverso dalla campagna pubblicitaria per il gruppo tessile trevigiano che è stata svelata finora soltanto in un paio di scatti. Il tema centrale del lavoro è quello dell’integrazione, e la fotografia che ha già suscitato qualche commento è quella che ritrae una maestra di scuola elementare intenta a leggere la favola di Pinocchio ai suoi alunni di diverse etnie. «Quello scatto è semplicemente una costatazione di uno stato di fatto. Chi non lo vede è un retrogrado. L’integrazione oggi passa attraverso la scuola, e quella fotografia ne è un ritratto, niente di più», ha chiarito Toscani. UN RITORNO a fianco del gruppo Benetton, insomma, in grande stile. «Tornare a lavorare con Benetton è una grande occasione per me», ha ammesso il fotografo. Ma anche per il gruppo trevigiano che, attraverso il progetto provocatorio e d’impatto di Toscani, ha in atto un programma di rilancio del brand per aiutare la società che sta vivendo un momento di difficoltà con bilanci dal segno negativo. Così, dopo 17 anni, si è rinnovato il fortunato sodalizio Toscani-Benetton. E il tema dell’integrazione, che nell’Italia di oggi passa attraverso la questione degli immigrati, è un must per Benetton: nel proprio motto aziendale ha sempre avuto inciso, appunto, «united colors». • S.SALV. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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