Padenghe è la
capitale dei
redditi da favola

di Jacopo Manessi
Francesco Pasini (Passirano)Matteo Zani (Lumezzane)
Francesco Pasini (Passirano)Matteo Zani (Lumezzane)
Francesco Pasini (Passirano)Matteo Zani (Lumezzane)
Francesco Pasini (Passirano)Matteo Zani (Lumezzane)

Prima evidenza: i ricchi sono sempre più ricchi. Seconda: almeno sul piano della geografia, continuano a dominare i soliti noti. Se la classifica dei redditi in relazione al 2016 - pubblicata nei giorni scorsi da Bresciaoggi - aveva proiettato ai primi posti della provincia Padenghe del Garda e Cellatica come valore medio, questo focus concentra l’attenzione sui benestanti, sui redditi più elevati. Nel caso specifico sono state prese come parametro le dichiarazione dei redditi superiori ai 120mila euro, l’ultimo scaglione reso noto dal ministero dell’Economia e delle Finanze. A PADENGHE le dichiarazioni dei redditi relativi al 2106 superiori a 120mila euro sono state 92, con una media reddituale di 287.417 euro, mentre a Cellatica i «paperoni» sono 87, con una media di 272.583 euro. L'unica differenza, rispetto alla graduatoria complessiva dei redditi, figura al terzo posto: fuori Soiano del Lago, che non rientra neppure tra i primi 30 centri per questo parametro, dentro Passirano che si guadagna il gradino più basso del podio. Nel piccolo centro franciacortino 54 redditi superano la soglia, con una media di 268.871 euro. A seguire, nell'ordine, emergono Lumezzane (251.067), Botticino (243.575), quindi Ospitaletto (242.973), Sirmione (231.753) e Collebeato (226.880). La top ten provinciale è completata da Calcinato (221.676) e Rezzato (221.568). Desenzano del Garda non rientra tra i primi della classifica, pur contando la bellezza di 330 dichiarazioni sopra i 120mila euro. «Per quanto riguarda il mio paese, credo che il dato non sia legato a nuovi arrivi, ma ai residenti storici, che vantano ottime attività imprenditoriali già avviate – riflette Francesco Pasini, sindaco di Passirano –. Non dimentichiamo che la nostra zona industriale, e artigianale, ha sempre avuto una buona tradizione. In generale posso dire di amministrare un paese con poche, fisiologiche, situazioni di difficoltà famigliari. Il periodo più difficile, tra 2010 e 2012, sembra passato». Discorso analogo a Lumezzane: «Si tratta quasi esclusivamente di imprenditori con attività di successo. Anzi, alcuni li abbiamo esportati, magari per aziende che si sono spostate in altre aree» riflette il sindaco Matteo Zani. Se in Franciacorta e Valgobbia la ricchezza è dunque autoctona, sul Garda arriva da fuori. E da lontano. «Partiamo da un presupposto: i dati medi vanno sempre presi con le pinze, e anche a Padenghe esistono situazioni di disagio - spiega Patrizia Avanzini, primo cittadino del comune gardesano - ma non si può nascondere che il paese è bello, invitante e con molte opportunità: aspetti che attirano persone facoltose. Penso soprattutto a imprenditori, anche stranieri: tedeschi e russi, che si sono avvicinati molto al lago nell'ultimo periodo. I servizi funzionano bene, e questo incide, così come la viabilità». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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