«Per stuprarmi
era davvero
pronto a tutto»

L’arresto del responsabile del tentativo di stupro a una 55enne
L’arresto del responsabile del tentativo di stupro a una 55enne
L’arresto del responsabile del tentativo di stupro a una 55enne
L’arresto del responsabile del tentativo di stupro a una 55enne

Giancarlo Chiari

«I contenuti della confessione del pakistano che mi ha aggredita mi hanno fatto rivivere quell’incubo. Sono sconvolta dalla sua premeditazione, dal modo violento con cui ha voluto soddisfare i suoi istinti nonostante fosse stato scoperto dal mio vicino di casa, che ringrazio ancora, e non ha mollato la presa su di me».

LA 55ENNE DI PALAZZOLO sfuggita in extremis allo stupro una settimana fa, si sente ancora più ferita dopo le dichiarazioni dell’immigrato nel corso dell’interrogatorio di garanzia: «ho visto la donna, mi piaceva e volevo fare sesso con lei» è la frase pronunciata dal pakistano davanti al giudice. «Mi vengono i brividi e la trovo sconvolgente. Ma come si può pensare di ottenere con la forza qualcosa che si desidera? La nostra società sta decadendo sempre di più e la violenza prende il sopravvento sulla razionalità ed il buonsenso», osserva la casalinga.

«Nei giorni scorsi, la mia famiglia è stata attaccata su Facebook, per fortuna, da una piccola parte di cittadini di Palazzolo, perché sono state male interpretate le mie dichiarazioni». La 55enne e il suo compagno Antonio, riferendosi al pakistano, avevano sollecitato una riflessione collettiva su quelle che potevano essere le storture della società nei confronti degli immigrati, «capaci di trasformare una persona in una bestia», chiedendo anche di non speculare politicamente sull’episodio. «C’è stato il tentativo di sfruttare quest'atto di violenza per scatenarsi contro gli immigrati. Un atto del genere, da chiunque fosse stato commesso, è da condannare. La violenza in tutte le sue forme, e in questo caso su una donna, è da condannare con pene esemplari, senza guardare al colore della pelle o alla nazionalità». La 55enne sottolinea come siano «totalmente fuori luogo anche le accuse e le offese subìte dal sindaco attraverso i social network». Offese finite ora al centro di una denuncia presentata dal primo cittadino Gabriele Zanni.

Ma il tentato stupro non ha lasciato dietro di sé solo rabbia e ferite. «Siamo rimasti piacevolmente sorpresi - spiega Antonio - dai tanti concittadini, anche sconosciuti, che hanno voluto augurarci di riprenderci presto».

«Una solidarietà - incalza la compagna - che aiuta a superare questo momento davvero terribile, perché il ricordo è vivo e la paura prende ancora il sopravvento». Per la vittima della tentata violenza, dalla vicenda possono e devono nascere comportamenti positivi e virtuosi. «Penso ad esempio al mio vicino di casa Ezio Stucchi che, a dispetto dei suoi 80 anni, ha trovato il coraggio di affrontare la persona che stava cercando di stuprarmi: mi piace pensare che la sua azione diventi un modello per tutti, soprattutto per i giovani. Dobbiamo sforzarci tutti affinché episodi simili non si ripetano: ecco perché sono inaccettabili le offese al sindaco. La civiltà e la condivisione collettiva dei valori sono il miglior antidoto alla violenza».

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