Polo logistico, lite tra Comuni

di Massimiliano Magli

Diventa un caso la destinazione del polo logistico Logimea di Chiari. La Logimea vuole svincolarlo per venderlo. È la notizia che esce dal consiglio comunale di lunedì, da cui è il punto è stato stralciato per un conflitto tra i Comuni dell’area vasta. Il maxi complesso di Sma-Auchan a fianco della provinciale 72 e della roggia Castellana si estende su 160 mila metri quadrati ed è legato a un’area vasta che contempla altri 200mila metri a fianco del polo: un’area vasta condivisa dai Comuni di Chiari, Castelcovati, Rudiano e Urago. La scelta di portare in Consiglio il punto è stata contestata immediatamente dai Comuni di Rudiano e Castelcovati, che non hanno condiviso la scelta di discuterne anticipatamente rispetto alla normale scadenza della convenzione nel 2020. «Riteniamo non opportuno lo scioglimento anticipato della convenzione con un socio di sicuro affidamento come Logimea». Questa in sintesi la dichiarazione dei due Comuni. Anche per questo motivo il Comune ha preferito ritirare la discussione. «A noi la situazione risulta poco chiara - ha commentato l’assessore al commercio Domenico Codoni - per questo abbiamo preferito cancellare la discussione del punto». Il sindaco Massimo Vizzardi si è detto molto sereno: «Non c’è da preoccuparsi se al posto di Logimea arriverà un’altra società in grado di rilevare un impianto tanto importante. Semplicemente dobbiamo capire se sia o meno accoglibile l’anticipazione di un anno richiesta da Logimea. Ne parleremo coi Comuni dell’area». Gabriele Zotti, consigliere di minoranza: «Il Comune è stato ammonito dagli altri paesi perché si stava muovendo senza l’accordo di area vasta. Rudiano e Castelcovati hanno raccomandato di mantenere sul posto Logimea fino a fine convenzione, poiché si tratta di un anno da concludere con una società seria». Luciano Onger, ex amministratore di minoranza in quota Pd: «Con questa tentata vendita si dimostra il carattere speculativo: si tratta di una operazione politica che nel 2010 venne compiuta in modo deprecabile. Oggi quanto sta avvenendo è ininfluente: Logimea o meno, le aree di pregio agricolo sono state spazzate via e in più le opere viabilistiche di contorno sono state realizzate dopo e non prima dei lavori del polo, come da accordi. Ancora oggi manca la tangenzialina di Castelcovati. A ciò si aggiunga una messinscena e tanto fumo negli occhi dei Comuni contermini, che ricevettero studi per lo sviluppo urbano e turistico senza capo né coda». •

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