Raccolta notturna
delle olive: la qualità
cerca nuove strade

Maurizio Ribola, il presidente degli olivicoltori di MontisolaStagione olivicola: al via la sperimentazione della raccolta notturna BATCH

La raccolta notturna delle olive, alla luce di un impianto ad alto voltaggio, può essere un elemento atto a migliorare ulteriormente la qualità del prodotto? La risposta verrà dalla sperimentazione «Fare olio al chiaro di luna» che si sta per condurre a Montisola. Si inizia sabato 7 ottobre, giorno d’esordio della campagna olivicola. Il luogo prescelto è l’uliveto alla spiaggia delle Ere.

ORGANIZZA l’Associazione olivicoltori montisolani, con cui collaborano Pro loco, Aipol e Coldiretti. «L’invito a partecipare alla raccolta alle 17,30 è esteso a tutti: sarà più che altro una festa, un modo per conoscere da vicino il mondo dell’olivicoltura e la nostra associazione - dice il presidente Maurizio Ribola, premiato nel 2016 dalla Guida Oli d’Italia del Gambero Rosso con tre foglie per il Nepos e con una foglia per l’Avus -. La sperimentazione vera e propria si svolgerà nelle serate successive, dopo il tramonto. Quanto raccolto in notturna, sarà molito a parte».

Una volta si bacchiavano le olive in novembre e in dicembre. Adesso, in certe giornate ottobrine si possono raggiungere i 20-22 gradi. «A queste temperature, facile che le olive fermentino e subiscano processi degenerativi - spiega Emanuele Ghirardelli, direttore dell’Aipol -. Col caldo, che durante la lavorazione in frantoio può salire a 28-30 gradi, i polifenoli si ossidano prima e perdono profumi e sentori caratteristici. Nell’impossibilità di raffreddare le olive in frigorifero, abbiamo pensato di provare a raccoglierle nelle ore più fresche, quando la temperatura scende a 12-13 gradi».

Ghirardelli sarà presente alle Ere e poi al frantoio «La masna», a Carzano, sabato 7. Con lui ci sarà Simone Frusca, referente olivicolo provinciale della Coldiretti. Alle 16, invece, nella biblioteca di Carzano, Nadia Turelli, dell’azienda agricola Leonardo di Sale Marasino, animerà un laboratorio per bambini sul tema dell’olio. Dalle Ere, alle 19, i raccoglitori si trasferiranno in bus-navetta a «La masna»: il primo olio novello sarà utilizzato per una bruschettata collettiva. Alle 20, la Pro loco servirà per cena manzo all’olio; a rallegrare i commensali, il fisarmonicista Germano Melotti. «Nell’occasione presenteremo anche il nostro disciplinare di produzione e il logo ’Isola dell’olio’ - aggiunge Maurizio Ribola - Gli standard qualitativi richiesti ai nostri soci sono alti». Già, ma come si prospetta la campagna olivicola a Montisola? «Stavolta, causa i capricci del meteo e un paio di grandinate, prevediamo una riduzione del 50 per cento - risponde Ribola -. Gli ulivi delle Ere, però, sono stati miracolosamente risparmiati e, seguiti da vicino da noi e dall’Aipol, sono carichi di frutti eccezionali».

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