ripristino del campetto Finito lo sciopero del canestro

di P.TED.
La raccolta delle firme
La raccolta delle firme
La raccolta delle firme
La raccolta delle firme

«Non proseguiremo nella raccolta di firme perché la nostra è sempre stata e resta un’iniziativa assolutamente pacifica e apolitica e tesa solo ed esclusivamente a difendere uno spazio aggregativo unico». L’ha dichiarato il portavoce dei frequentatori del campetto da basket Marcolini Michele Barbaro che l’altra sera insieme ad altri attivisti del comitato spontaneo sorto dopo la decisione dell’amministrazione comunale di far rimuovere i canestri dal rettangolo di gioco ha consegnato le firme a sostegno della petizione pro-campetto all’assessore alla Sicurezza Wolmer Bono. «Tutte le 435 firme sono state raccolte solo ed esclusivamente nelle tre ore e mezza di sit-in di sabato pomeriggio» precisa Barbaro. Da parte sua l’assessore alla Sicurezza Wolmer Bono ha ribadito anche l’altra sera l’impegno suo personale e di tutta la Giunta a trovare al più presto una soluzione. «Entro fine anno - ha assicurato Bono - presenteremo al comitato una serie di proposte, stiamo già lavorando per ottenere un importante finanziamento regionale a fondo perduto nel bando aperto per le infrastrutture sportive a cui potrebbe aggiungersi, sempre partecipando grazie ad un altro bando regionale, un finanziamento a fondo perduto per l’estensione della rete di videosorveglianza comunale al quartiere degli Orti e anche al campetto Marcolini. Anche nel malaugurato caso che non dovessero arrivassero i finanziamenti regionali, interverremo in ogni caso con risorse comunali attinte dal bilancio 2019». Intanto in un post a tutta la cittadinanza il gruppo Facebook Campetto Marcolini scrive «la nostra attività per ora è giunta al termine. Ci eravamo preposti due obiettivi, dimostrare l'anima pacifica e civile del campetto, ottenere spiegazioni e proposte dall'amministrazione. Con la splendida giornata di sabato - conclude il gruppo - abbiamo ottenuto entrambe le cose: la nostra è stata una protesta civile, fortemente partecipata e democratica e l'amministrazione nella persona dell'assessore Bono è venuta a trovarci. Ci hanno promesso che entro fine anno faranno una proposta, noi fino ad allora attenderemo fiduciosi». •

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