Sciolto il nodo depuratore: Mazzano ora pensa in grande

La collinetta dell’ex discarica a Ciliverghe di Mazzano
La collinetta dell’ex discarica a Ciliverghe di Mazzano
La collinetta dell’ex discarica a Ciliverghe di Mazzano
La collinetta dell’ex discarica a Ciliverghe di Mazzano

Claudio Cazzago Il depuratore di Mazzano verrà costruito ex novo e non più, come sinora si era ipotizzato, ricorrendo all’ammodernamento e potenziamento dell’esistente, posto a ridosso dell’area abitata di via Albini sin dai primi anni Ottanta, epoca della sua costruzione. L’Amministrazione comunale guidata da Maurizio Franzoni ha infatti condotto una serrata interlocuzione con l’Ufficio d’Ambito e con il gestore del ciclo idrico (A2A) al fine di adottare questa soluzione che, come viene spiegato, dovrebbe offrire diversi vantaggi. «IN PRIMO LUOGO - spiega il primo cittadino - essendo recentemente tramontata l’ipotesi di convogliare le acque nere verso il collettore di Verziano, la realizzazione di un impianto nuovo garantirà l’efficienza senza soluzione di continuità del servizio anche nella fase realizzativa dell’opera, cosa che non sarebbe potuta avvenire in caso di opere da eseguirsi sul vecchio depuratore che, oltre alle acque di Mazzano, capta da alcuni mesi anche quelle di Campagna di Nuvolera; poi, come appare evidente, lo spostamento a ridosso dell’attuale discarica di Ciliverghe comporta una distanza dalle abitazioni di circa 400 metri, a fronte dei meno di 100 metri attuali, con un impatto sulla popolazione in termini di sversamenti e odori ridotto. Non da ultimo - conclude il primo cittadino - a nessuno può sfuggire che l’opportunità di ottenere un nuovo depuratore è migliore rispetto al dover riattare una struttura obsoleta». L’impianto attualmente in esercizio si trova molto prossimo alle case di via Albini, a Ciliverghe; quello che verrà invece realizzato sarà posto a fianco della discarica e dell’isola ecologica sempre a Ciliverghe ma in posizione più defilata, verso la tangenziale e l’autostrada, in prossimità di una zona già ben collegata anche dal punto di vista viabilistico. Gli unici due adempimenti che ora l’esecutivo dovrà compiere sono l’acquisizione dell’area, attualmente agricola, ove verrà posto il depuratore, e l’allacciamento alla fognatura, con prolungamento delle tubazioni dall’attuale collettore al nuovo, per circa 350 metri: opera quest’ultima - assicurano gli amministratori - che non comporterà nessun impatto sull’ambiente giacché il tutto sarà interrato e ricoperto, talché l’uso agrario dei terreni attraversati sarà comunque il medesimo di oggi. I costi dell’opera saranno a carico dell’Ufficio d’Ambito, mentre il Comune dovrà sostenere unicamente le spese per l’acquisto del terreno di sedime della nuova struttura: «Non appena avremo raggiunto un accordo con il proprietario del suolo, con cui abbiamo già avviato contatti al fine di trovare un accordo bonario, potremo partire con la progettazione». Quindi i tempi potrebbero essere piuttosto brevi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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