scolastico ha lasciato inutilizzato l’edificio storico L’ex scuola «Turla» a un bivio

di Massimiliano Magli
L’ex scuola elementare Turla: è acceso il dibattito sulla destinazione
L’ex scuola elementare Turla: è acceso il dibattito sulla destinazione
L’ex scuola elementare Turla: è acceso il dibattito sulla destinazione
L’ex scuola elementare Turla: è acceso il dibattito sulla destinazione

Uno contro l’altro armati sul destino di una scuola elementare storica, attiva fino allo scorso anno. È il plesso Turla, in via Maffoni a Chiari, sul quale maggioranza e minoranza si stanno scontrando per decidere la destinazione. L’amministrazione in carica ha deciso di venderla, destinata a diventare un edificio con destinazione presumibilmente mista (residenziale, commerciale e uffici). L’ANNUNCIO era arrivato tempo fa quando l’istituto si è trasferito nel nuovo polo scolastico delle primarie. Il Comune ha promosso l’alienazione come parte di un progetto finalizzato all’ampliamento della scuola media: una parte dell’intervento sarebbe finanziato da tale vendita, mentre il resto sarebbe oggetto di un finanziamento regionale. Ma con le elezioni ormai alle porte, il candidato della Lega Alessandro Cugini, avversario del sindaco Massimo Vizzardi, ha contestato la sorte decisa per il Turla. Quel che è certo è che non tornerà mai più scuola, ma il centro-destra sollecita una sorte diversa. Basta «palazzinari» in pieno centro storico, sostiene Cugini, dopo già l’infausta sorte di Borgo Marengo. L’ex Turla dovrà diventare spazio turistico, di servizi e di parking per chi arriverà dal vicino casello di Brebemi e dai comuni di Urago d’Oglio, Rudiano e Orzinuovi. È uno spazio assolutamente strategico per la città, insiste il centrodestra. «Alienare l’area a un privato per uso residenziale - continua Cugini - significherebbe soffocare l’area sud-ovest della Città e, di conseguenza, la città stessa». Il centro-destra chiede quindi una tregua urbanistica sulla sorta della ex scuola, anche in vista dell’imminente confronto elettorale. «IL NOSTRO IMPEGNO - continua Cugini - è quello di utilizzare l’area a beneficio della collettività, destinandola ad uso pubblico. La demolizione dello stabile fronte strada, della palestra e dell’edificio segreteria lascerà spazio a circa 150 parcheggi, mentre in fondo al piazzale verrà adibito un’immobile ad uso pubblico, con servizi di accoglienza e orientamento per visitatori e turisti, ma anche con la sede di un partner pubblico che potrebbe essere Agenzia delle Entrate, Inps o Poste». Quale l’obbiettivo di questa operazione? «Cambiare volto alla parte sud di Chiari - conclude Alessandro Cugini - quella meno rinnovata a dispetto della presenza di Brebemi: portare qui uno dei servizi pubblici di cui ho detto significherebbe decongestionare anche il centro storico, dove diventa spesso problematico anche parcheggiare. Inoltre la nuova piazza diventerà sede di prestigio per la Quadra Cortezzano». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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