Shalom, il teste dovrà
ripresentarsi col legale

Deposizione da riprendere con l’avvocato al processo «Shalom»
Deposizione da riprendere con l’avvocato al processo «Shalom»
Deposizione da riprendere con l’avvocato al processo «Shalom»
Deposizione da riprendere con l’avvocato al processo «Shalom»

Le «punizioni», i vantaggi derivanti dalla permanenza in comunità o, per contro, la decisione di lasciarla. Ma nell’udienza di ieri su quanto, secondo l’accusa, sarebbe avvenuto nella comunità Shalom a Palazzolo c’è stato anche un colpo di scena. Con un testimone, di particolare rilevanza, che è stato invitato ad interrompere la deposizione e a riprenderla, nella prossima udienza, assistito da un avvocato. Si tratta di uno psicologo e psicoterapeuta che tre volte la settimana presta servizio, come volontario nella comunità.

IN PARTICOLARE, lo psicologo è stato «stoppato» dal presidente Roberto Spanò su quanto detto, in una precedente udienza, da una parte offesa. Quest’ultima aveva parlato di chiavi dell’auto che le erano state «prese dallo psicologo», una volta che era andato in comunità a portare il cambio di vestiti al fratello. Quelle chiavi «prelevate» avevano in qualche modo rappresentato, secondo la parte offesa una delle fasi che avevano portato alla sua permanenza nella comunità. Da lì era poi fuggito. Nei confronti del testimone che dovrà presentarsi con un avvocato e che rischia d’essere indagato, il pm Ambrogio Cassiani ha chiesto la trasmissione degli atti alla procura. Si tratta di vicende comunque prescritte. In precedenza lo psicologo, testimone portato dalla difesa, era stato interrogato sul ruolo ricoperto nella comunità. E si era parlato di un tema già emerso nel corso dell’udienza, la «Cristoterapia» quindi di un’attività «finalizzata alla rinascita dei ragazzi» con «abnegazione, sincerità, lealtà». La «Cristoterapia quindi che «fa vivere i ragazzi della comunità giorno dopo giorno». Ma lo psicologo è stato interrogato anche sulla legna che le parti offese hanno detto di dover spaccare per punizione. Qualcosa che, ha spiegato «serviva a tenere in attività fisica». Ieri c’è stato però anche chi ha detto chiaramente d’essere rimasto turbato dopo che due ospiti si erano buttati dalla finestra del bagno nel giro di un mese. Questo turbamento aveva indotto la madre a fare sì che lasciasse Shalom. M.P.

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