Si getta dal cavalcavia, terrore lungo la A4

di Giancarlo Chiari
Luca Mongodi era originario di Sarnico ma abitava da tempo ad Adro L’automobile il suv coinvolti nella carambola lungo l’autostrada: cinque le persone rimaste ferite Il cavalcavia teatro della tragedia avvenuta a Cazzago
Luca Mongodi era originario di Sarnico ma abitava da tempo ad Adro L’automobile il suv coinvolti nella carambola lungo l’autostrada: cinque le persone rimaste ferite Il cavalcavia teatro della tragedia avvenuta a Cazzago
Luca Mongodi era originario di Sarnico ma abitava da tempo ad Adro L’automobile il suv coinvolti nella carambola lungo l’autostrada: cinque le persone rimaste ferite Il cavalcavia teatro della tragedia avvenuta a Cazzago
Luca Mongodi era originario di Sarnico ma abitava da tempo ad Adro L’automobile il suv coinvolti nella carambola lungo l’autostrada: cinque le persone rimaste ferite Il cavalcavia teatro della tragedia avvenuta a Cazzago

In piena notte è precipitato dal cavalcavia dell’autostrada prima di essere travolto in rapida successione da due auto, che nonostante il disperato tentativo dei conducenti di evitare l’investimento, sono rimaste coinvolte in una paurosa carambola. Poteva essere una strage. Alla fine della terribile sequenza si contano cinque feriti e un morto.

Luca Mongodi aveva 29 anni, era nato a Sarnico ma da qualche tempo era residente ad Adro. Alla ricostruzione del dramma mancano solo alcuni dettagli ,ma per gli inquirenti non ci sono dubbi o misteri: la vittima si è gettata dal cavalcavia vicino al cimitero di Cazzago San Martino.

IN VERITÀ, nelle primissime fasi, le indagini avevano assunto i contorni di un giallo. Gli agenti della Polizia stradale di Seriate, intervenuti per i rilievi dell’incidente, si sono chiesti come mai il corpo del ventinovenne fosse lì, non essendoci nei paraggi la sua auto. Un sopralluogo ha poi chiarito la dinamica della disgrazia: la Fiat 500 di Luca Mongodi è stata trovata sul ciglio del cavalcavia con un finestrino abbassato e con chiazze di sangue sui sedili. A quel punto è intervenuta la squadra Mobile di Brescia che al termine di una serie di rilievi ha escluso l’ipotesi di un’aggressione finita in tragedia.

Tutto è accaduto quaranta minuti dopo la mezzanotte di ieri: il 29enne si è lasciato cadere, quasi dal centro del cavalcavia, sull’asfalto della A4, finendo sulla corsia di sorpasso della carreggiata per Milano. Il corpo esanime dell’operaio di Adro, probabilmente deceduto sul colpo, è stato investito da una Volskwagen Golf, su cui si trovavano cinque persone.

Per effetto dell’impatto contro il corpo sono esplosi gli air bag dell’auto, che hanno fatto perdere il controllo del mezzo al conducente, un brasiliano di 38 anni.

Priva di governo, la Golf ha poi concluso la sua corsa sbattendo contro il new jersey.

I PASSEGGERI, intuendo il pericolo, con prontezza di spirito hanno sganciato le cinture di sicurezza e hanno abbandonato precipitosamente l’a- bitacolo. Appena in tempo. Perchè subito dopo la Golf è stata speronata da una Volvo XC 60 D4 guidata da un milanese di 45 anni. Nel tamponamento il Suv ha travolto anche il corpo del 29enne.

L’urto fra i due mezzi ha avuto l’effetto di un ordigno che ha seminato per centinaia di metri pezzi di lamiera. Fortunatamente il traffico a quell’ ora era rarefatto e nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nello schianto. La Polizia stradale intervenuta nel giro di pochi minuti ha messo in sicurezza il tratto di A4 teatro dell’incidente. I tre brasiliani, il tunisino e l’albanese che erano a bordo della Golf sono stati ricoverati all’ospedale di Chiari con prognosi comprese fra i 10 e i 30 giorni. Illeso il 45enne milanese.

La terza corsia è rimasta chiusa al traffico per 4 ore. Dopo l’intervento dell’Aci Paris di Castegnato che ha rimosso le due vetture, la circolazione è tornata regolare attorno alle 5,30. La salma di Luca Mongodi è stata composta nell’obitorio del Civile di Brescia in attesa degli accertamenti medico-legali.

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