La sicurezza? Non funziona come un sillogismo rispetto alle forze in campo, almeno a Chiari. Il bilancio dei reati nella città delle Quadre sembra infatti essere inversamente proporzionale al numero degli agenti. Nonostante il comando di Polizia locale sia in condizioni critiche da tempo, a causa dei trasferimenti che hanno ridotto gli effettivi a 9 agenti, 1 ausiliario e un amministrativo (fino a qualche anno fa gli agenti erano 14 e gli ausiliari 2), va registrato un significativo calo. Il 2018, anche se mancano ancora i dati ufficiali, è insomma in linea con il 2017 in fatto di criminalità: un anno, il 2017, che aveva visto quasi dimezzati i reati rispetto al 2012, da 978 a 535 (i dati tengono conto dei numeri forniti da Carabinieri, Locale, Stradale e Guardia di finanza). Certo, non va dimenticato che a dispetto di un calo generale dei reati minori, Chiari deve fare i conti con l’omicidio di un 32enne albanese commesso durante la settimane delle Quadre, a settembre. E va tenuto presente che le montagne russe delle statistiche sembrano andare oltre le dinamiche innescate dagli interventi di questa o di quella giunta, e il paradosso di questi mesi, con la Locale ai minimi termini, lo dimostra. «Ma noi - spiega il sindaco di Chiari Massimo Vizzardi - rispetto alla precedente Amministrazione abbiamo spostato un dipendente comunale al comando per le mansioni amministrative, mentre abbiamo chiesto al comando di essere costantemente sul territorio, e la differenza si vede eccome. Inoltre, abbiamo attivato l’iter per due assunzioni in mobilità per supplire a chi si è trasferito in altri comuni». Sulla questione sicurezza stenta invece il progetto del controllo di vicinato. «ERA PREVEDIBILE - spiega il sindaco - specie in una situazione di relativa tranquillità. È in ogni caso un progetto a cui non vogliamo rinunciare». La Lega, con il segretario Alessandro Cugini, ha parlato di «fallimento per la scarsa adesione. I partecipanti si contano sulle dita di una mano. Assurdo mettere i cartelli ora». L’assessore Domenico Codoni: «Al contrario, vogliamo definire il progetto anche con la cartellonistica e ricordare che molte zone della città sono presidiate dall’occhio vigile dei cittadini». •