significato particolare per la comunità appena uscita indenne dal processo per presunti maltrattamenti

di Giancarlo Chiari
Durante l’omelia monsignor Pierantonio Tremolada si è soffermato sulla forza della parola di Dio L’abbraccio di suor RosalinaIl vescovo ha conversato con tuttiIl presule durante la cena con i volontari della comunità Shalom
Durante l’omelia monsignor Pierantonio Tremolada si è soffermato sulla forza della parola di Dio L’abbraccio di suor RosalinaIl vescovo ha conversato con tuttiIl presule durante la cena con i volontari della comunità Shalom
Durante l’omelia monsignor Pierantonio Tremolada si è soffermato sulla forza della parola di Dio L’abbraccio di suor RosalinaIl vescovo ha conversato con tuttiIl presule durante la cena con i volontari della comunità Shalom
Durante l’omelia monsignor Pierantonio Tremolada si è soffermato sulla forza della parola di Dio L’abbraccio di suor RosalinaIl vescovo ha conversato con tuttiIl presule durante la cena con i volontari della comunità Shalom

«In questo mondo ci sono tante voci, ma una sola verità, quella della parola di Dio». La frase pronunciata nel cuore dell’omelia forse sublima in modo efficace il significato della visita del vescovo di Brescia monsignor Pierantonio Tremolada a Shalom. La comunità che accompagna mano nella mano i giovani fuori dalla strettoia di ogni tipo di dipendenza, è appena uscita indenne dal processo su presunti abusi commessi nella struttura. Anche per questo motivo la disponibilità del presule a tornare nella comunità per celebrare la messa dell’Assunta è stata vissuta ieri come un vero e proprio «dono» dagli ospiti, dagli educatori e dai volontari che si prodigano quotidianamente nell’attività di Shalom. La presenza di monsignor Pierantonio Tremolada ha portato gioia ed entusiasmo. AL SUO ARRIVO a Palazzolo, il vescovo è stato accolto dal coro dei ragazzi e dai tre sacerdoti, padre Rino Bolzon, dei carmelitani di Adro, Padre Igor, don Patrizio Rota Scalabrini del seminario di Bergamo. Suor Rosalina Ravasio, «anima« di Shalom ha poi guidato monsignor Pierantonio Tremolada sotto il loggiato della cascina. Qui il presule ha incontrato i volontari. Alle 21 il vescovo e i tre sacerdoti concelebranti hanno raggiungono il salone per la messa, iniziata dopo una lunga conversazione con suor Rosalina. Prima di officiare il rito monsignor Pierantonio Tremolada si è rivolto a tutti i componenti della comunità di Shalom. «Sono molto felice di essere qui con voi: questa è una grande famiglia con cui celebriamo la festa dell’Assunta la cui salita al cielo è motivo di speranza perché vediamo che Dio sa fare grandi opere con chi crede in lui». Nell’omelia il vescovo ha rimarcato più volte il concetto cristiano di verità che inevitabilmente si riferisce alla parola di Dio. «In questo mondo ci sono tante voci, ma bisogna ascoltare la sola verità che deriva dall’ascolto e dalla pratica delle parola di Dio conosciuta attraverso le scritture in particolare del Vangelo - ha affermato dal pulpito monsignor Pierantonio Tremolada -. Le scritture ci presenta Gesù che con la sua parola illumina e dà senso alla vita». Il vescovo è voluto tornare sul concetto della solidarietà e dell’amore per il prossimo espresso a più riprese durante il colloquio con operatori e volontari di Shalom, mettendo in evidenza che «il cuore delle comunità è l’amore che deve prendere a modello quello della Vergine». Dopo la messa terminata poco dopo le 22 il vescovo si è fermato sedendosi a tavola con tutta la famiglia di Shalom.

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