Spiagge dell’Oglio, ultimi tuffi tra i divieti

di Giancarlo Chiari
Tuffi dal ponte di Palazzolo: una tentazione durante l’estate, ma i bagni sono vietati e pericolosiSpiagge improvvisate sulle rive dell’Oglio: i bagni sarebbero vietatiI vani soccorsi in riva al fiume a Capriolo per la tragedia del 12 luglio
Tuffi dal ponte di Palazzolo: una tentazione durante l’estate, ma i bagni sono vietati e pericolosiSpiagge improvvisate sulle rive dell’Oglio: i bagni sarebbero vietatiI vani soccorsi in riva al fiume a Capriolo per la tragedia del 12 luglio
Tuffi dal ponte di Palazzolo: una tentazione durante l’estate, ma i bagni sono vietati e pericolosiSpiagge improvvisate sulle rive dell’Oglio: i bagni sarebbero vietatiI vani soccorsi in riva al fiume a Capriolo per la tragedia del 12 luglio
Tuffi dal ponte di Palazzolo: una tentazione durante l’estate, ma i bagni sono vietati e pericolosiSpiagge improvvisate sulle rive dell’Oglio: i bagni sarebbero vietatiI vani soccorsi in riva al fiume a Capriolo per la tragedia del 12 luglio

Ultima domenica d’agosto e ultimi tuffi sulle spiagge fluviali dell’Oglio. L’epilogo di un’altra stagione balneare abusiva (sul fiume nessuna spiaggia è «legalmente» balneabile) e ancora una volta funestata da tragici incidenti: è accaduto il 12 luglio a Capriolo, quando il 54enne Ismet Osmani, immigrato di origine serba, è annegato sotto gli occhi del nipotino.

CI VORREBBE un anno di controlli sanitari delle acque per autorizzare la balneazione e avere spiagge «ufficiali». Ma per i Comuni comporterebbe costi e impegni tali, per cui il gioco sembra non valere la candela. Oltretutto, finchè non sarà attivato il nuovo depuratore di Paratico, è impossibile poter certificare la balneabilità. E che senso avrebbero spiagge «attrezzate» ma non balneabili?

Ma per i bagnanti, invece, questo «smarcamento» delle istituzioni comporta un’insidia in più: chi si tuffa o nuota lo fa a proprio rischio e pericolo. Oltre all’inquinamento, non ci sono cartelli che indichino buche e correnti: i Comuni hanno apposto invece cartelli che vietano i bagni, anche se pochi hanno stabilito sanzioni per i trasgressori.

L’annegamento alla spiaggia di Capriolo, deserta e tra l’altro priva di cartelli di divieto, è solo l’ultimo di una lunga serie in questi anni.

A PALAZZOLO, pochi anni fa, era annegato nella Castrina un 14enne africano di Erbusco; qualche anno prima alla «Spiaggia dei poveri» di Pontoglio, un ghanese era sprofondato in una buca mentre tentava di guadare il fiume.

La tentazione sono ora i ponti: a Palazzolo dal ponte Sara Giusi ci si tuffa nel fiume da una decina di metri, seguendo la corrente ci si tuffa dai cinque metri della passerella, e poco più avanti dal ponte romano, trampolino storico della piazza, dalla Rosta, e perfino dal tetto sulla chiusa della seriola.

In attesa che sia rifatto il depuratore di Paratico e che entri in funzione quello nuovo di Palazzolo, in cui saranno depurati i reflui di Mura e di Castelli Calepio sembra impensabile che qualche amministrazione pensi di rendere balneabili le spiagge.

Carlo Tengattini, sindaco di Paratico, che a differenza dei colleghi può contare anche su spiagge a lago, dice: «Quest’anno con la chiatta recuperata abbiamo realizzato uno spiaggia a lago che sfrutta il vecchio pontile dismesso. Per l’immediato futuro puntiamo ad avere una spiaggia fluviale, vicino alla diga, che sarà collegata alla stazione quando realizzeremo il percorso ciclopedonale. Intanto stiamo in guardia perché sia completato il nuovo depuratore».

IL COLLEGA di Capriolo, Gigi Vezzoli, osserva: «Se non si completa il depuratore, nell’Oglio continueranno a finire i reflui di 25 Comuni, e non è neppure possibile pensare di fare una spiaggia balneabile. Lo scorso anno avevamo messo i cartelli con il divieto di balneazione: qualcuno li ha divelti e ho disposto di metterli di nuovo».

Gabriele Zanni, sindaco di Palazzolo, spiega che «i cartelli con i divieti ci sono da tempo, ma non ci siamo solo preoccupati di questo. Ci siamo preoccupati concretamente di depurare gli scarichi per migliorare la qualità delle acque del fiume. Il nuovo depuratore che serve Mura e Castelli Calepio è un intervento importante per la salute dell’ambiente e del fiume in particolare. L’Oglio per Palazzolo è sempre stato centrale nella sua storia e nella vita della comunità: ce ne stiamo prendendo cura, e i risultati cominciano ad essere apprezzabili».

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