Sta arrivando il casoncello «laureato»

di G.C.C.
La preparazione tradizionale del rinomato casoncello di Pontoglio
La preparazione tradizionale del rinomato casoncello di Pontoglio
La preparazione tradizionale del rinomato casoncello di Pontoglio
La preparazione tradizionale del rinomato casoncello di Pontoglio

Specalità d’alta scuola, ora si può ben dirlo: la decima edizione della Sagra del casoncello di Pontoglio, che si concluderà il 31 gennaio, ha registrato ieri la presentazione dell’«Accademia italiana del casoncello». L’ISTITUZIONE punta a far conoscere il paese partendo dalla specialità gastronomica più nota della sua tradizione. Nella sala consiliare affollata, il sindaco Alessandro Seghezzi ha illustrato la costituzione dell’accademia: «Il Comune - ha affermato - lavora in stretto contatto con le realtà associative locali. Questa è la dimostrazione concreta che il nostro tessuto sociale è vivo, attivo e propositivo». Accanto al sindaco, con il presidente di Confartigianato Eugenio Massetti e Mauro Belloli, vice direttore provinciale di Coldiretti, erano presenti Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, con la consigliera regionale Claudia Carzeri, che hanno sottolineato l’interesse per tradizioni e gastronomia locale. Il vicesindaco Alessandro Pozzi, uno dei fondatori, ha dichiarato «È un immenso orgoglio per tutto il nostro paese essere riusciti a trasmettere queste tradizioni per tanto tempo. Ma il casoncello avrà valenza sovracomunale, sarà un trampolino di lancio per il futuro». Al momento non è stato individuato la spazio per le lezioni del casoncello. «Stiamo valutando alcune strutture, e per marzo potremo procedere», ha spiegato il vicesindaco. Intanto da marzo, quando dovrebbe arrivare il marchio certificato «De.Co» (la denominazione comunale) Pontoglio ospiterà la sfida per designare il campione del casoncello: tutti i partecipanti useranno come base lo stesso impasto, perché è il ripieno che caratterizza la specialità. Davide Orlandi presidente e «ambasciatore» dell’Accademia, esposti i primi atti ha presentati Roberto Manenti, vice presidente (ambasciatore vicario), Maria Parietti, segretario e tesoriere, Andrea Forlani, social media e media manager e i consiglieri Davide Pozzi e Paolo Bianchetti. L’iniziativa è stata benedetta dall’assessore Rolfi: «La Regione tutela da sempre il territorio valorizzandone anche le peculiarità culinarie». Alla presentazione c’erano autorità non solo politiche: in sala il parroco, don Angelo Mosca, la dirigente scolastica Nadia Maria Plebani, i due chef Fausto Peci e Paolo Benigni, oltre a Francesco Brescianini, rappresentante dei norcini bresciani. •

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