Sull’olio nuovo il verdetto
del «panel» di assaggiatori

Le virtù dell’olio novello di Montisola saranno disvelate domani da un panel di assaggiatori di professione.

Il sofisticato, rigoroso, solenne rituale si svolgerà dalle 10 nella sala convegni sopra l’Ufficio turistico, a Peschiera Maraglio. L’iniziativa è promossa dall’Associazione olivicoltori montisolani, presieduta da Maurizio Ribola, premiato nel 2016 dalla Guida Oli d’Italia del Gambero Rosso con tre foglie - il massimo - per il «Nepos» e con una foglia per l’«Avus».

Il panel degli esaminatori sarà composto, tra gli altri, da Simone Frusca, responsabile del settore olivicolo della Coldiretti di Brescia, Marco Antonucci, giornalista ed esperto di olivicoltura, Luca Ferretti, frantoiano che gestisce «La masna», a Carzano di Montisola, Matteo Ghirardi, agronomo dell’Aipol, e Gabriele Sterni, loverese, fiduciario della condotta Slow Food Vallecamonica. I campioni di olio che saranno valutati sono stati prodotti dalle quattro aziende agricole che operano sull’isola (La Punta, Dame rosse, Montisola sas e Maurizio Ribola sas) e da alcuni hobbisti interni all’Associazione olivicoltori montisolani. L’extravergine che otterrà un verdetto positivo potrà fregiarsi del logo «L’isola dell’olio».

«Tutto è finalizzato a capire come migliorare ancora di più il nostro prodotto - spiega Maurizio Ribola -. Gli assaggiatori professionali sanno raccontarti la storia di ciascun olio e dirti se hai condotto efficacemente la lotta alla mosca olearia, se le olive raccolte erano premature o troppo mature, se è meglio tenere l’olio monovarietale o miscelarlo con altri, se si sono commessi errori in fase di molitura. La sessione di assaggi serve inoltre a verificare se il nostro disciplinare di produzione sia stato rispettato».

Oltre al logo, le bottiglie di olio prodotto sull’isola riporteranno in etichetta anche la data di scadenza: 16 mesi dalla molitura. Un ulteriore elemento fornito a garanzia del consumatore. G.Z.

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