Sulla grande Ferrata delle trincee una «marcia» a tappe nella storia

La grandiosa cornice del percorso
La grandiosa cornice del percorso
La grandiosa cornice del percorso
La grandiosa cornice del percorso

Continuiamo la descrizione della «Ferrata delle Trincee» iniziata la settimana scorsa. Dopo la cima del Gran Laste, attraversato il ponticello in legno, si arrampica (cavo metallico) per una breve paretina per poi discendere una scala in legno. Si passa sul versante settentrionale che guarda verso la Valle di San Nicolò e si prosegue tra cenge, baraccamenti, cavi metallici, aeree passerelle.
SI ARRIVA ad una sella e ad un ghiaione rimontato il quale ci si trova sulla Cima Campagnacia sormontata da una piccola croce in legno. Per un sentiero ghiaioso si scende alla Sella Costabella lasciando a destra un sentiero che va direttamente alla funivia. Si risale tra vecchi baraccamenti e si raggiunge la croce di Cima Costabella, punto più elevato dell'intero percorso dove gli austriaci avevano piazzato un nido di mitragliatrici. Si scende alla boccheta di quota 2732, si risale su una scala in legno, si prosegue sulla cresta arrivando (cavi metallici) alla cima del Ciastel de Costabela detto anche Sasso di Costabella.
Si attraversa una lunga e suggestiva galleria e si ridiscende all'ennesima selletta-, si prosegue su un ondulato sentiero che supera una serie di dossi e arriva alla Cresta di Costabella (segnale) dove a sinistra un sentiero scende in Val di San Nicolò mentre a destra si può tornare direttamente alla funivia. Noi proseguiamo in cresta sino ad un bivio dove, a destra, parte la «variante dell'Osservatorio» sotto la omonima cima e dove conviene fare una deviazione per ammirare, tra i resti bellici, le foto di guerra situate in una caverna.
Dall'Osservatorio un sentiero a tratti ghiaioso e a tratti su scale in legno, torna in discesa sull'itinerario principale e, in pochi minuti, si arriva alla larga Sella (o Forcella) di Ciadin. Qui parte a Est della sella una ulteriore sezione della Ferrata delle Trincee che raggiunge la Cima dell'Uomo e che descriveremo un'altra volta. Si prende a destra un ripido sentiero (cavo metallico) che porta all'inizio del ghiaione dominato dalle guglie del Ciastel di Costabela a destra e della Punta Valate a sinistra. Si scende per il ghiaione sino a raggiungere i cosiddetti «prati di Ciadin».
A circa quota 2400, si abbandona il sentiero principale per prendere a destra il sentiero che in una mezz'oretta porta al Ristorante Paradiso ed alla stazione della funivia con la quale si rientra al Passo San Pellegrino. Prossimo itinerario giovedì 16  ottobre
ITINERARIO: Ristorante Paradiso (Funivia Costabella) 2250m; Passo Selle 2528m (ore 0,45); Piccolo Lastè 2697m; Gran Lastè 2716m; Cima Costabella 2762m (ore 2,45); Sasso Costabella 2730m; Sella di Ciadin 2664m (ore 3.30); Ristorante Paradiso (ore 4.30). Se si parte dal Passo San Pellegrino calcolare circa 45 minuti in più.
CARTE TOPOGRAFICHE: Carta Tabacco 1:25.000 «Val di Fassa e Dolomiti Fassane».
NOTIZIE UTILI: Dislivello: 700 metri circa compresi i saliscendi. Difficoltà: Escursionisti esperti con attrezzatura da ferrata. Segnavia: biancorosso.

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