Tenta di strozzare la moglie davanti ai figli terrorizzati

Giancarlo Chiari Resterà in carcere in attesa dell’udienza di convalida del fermo il muratore marocchino di 37 anni residente a Chiari accusato di aver segregato in casa e ripetutamente picchiato la moglie. Lo ha deciso ieri mattina il pm Donato Greco. La vittima è stata salvata dall’ennesima aggressione dai carabinieri del Radiomobile della compagnia di Chiari guidati dal maggiore Stefano Giovino. L’ultimo raptus di violenza è divampato mercoledì mattina, mentre la 25enne con il figlio di due anni in braccio si apprestava ad accompagnare il primogenito di 9 anni a scuola. Completamente ubriaco, il muratore si è avventato contro la moglie: dopo averle stretto le mani al collo, le ha strappato di mano lo smartphone, incurante del pianto disperato dei figli terrorizzati dalla scena. Il marocchino ha poi trascinato la moglie in camera, minacciandola di morte. Infine ha chiuso a chiave la porta. La 25enne temendo ritorsioni sui figli ha atteso pazientemente che il marito si addormentasse, poi gli ha sfilato le chiavi e aperta la porta ha telefonato alla centrale operativa dei carabinieri. In quel momento il marito si è svegliato ed ha aggredito nuovamente la moglie, salvata dall’arrivo di una pattuglia dell’Arma che ha arrestato il muratore. La vittima medicata al pronto soccorso di Chiari, è stata successivamente accompagnata con i due figli in una comunità casa famiglia di Iseo. Il marito invece resta in carcere: deve rispondere sequestro di persona, atti persecutori, maltrattamento in famiglia, e lesioni personali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti